Primo World Humanitarian Summit: “Non lasciare nessuno indietro”

Word Humanitarian Summit
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Un momento di riflessione, ma anche un punto di partenza e un appello alla Comunità internazionale perché si mobiliti per ampliare lo spazio umanitario, creare comunità resilienti, mettere le persone al centro dell’intervento umanitario e alleviare le sofferenze. Seguendo il “non lasciare nessun indietro” scelto dalla Comunità internazionale nel 2015 come obiettivo per uno sviluppo sostenibile globale, il Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha fortemente voluto il primo World Humanitarian Summit che si terrà lunedì 23 e martedì 24 marzo a Istanbul in Turchia. Organizzazioni umanitarie, governi, società civile si incontreranno dopo un lungo ciclo preparatorio a ogni livello, dalle comunità locali fino alle organizzazioni internazionali. Il vertice vuole essere, nell’idea degli organizzatori, l’opportunità per i leader mondiali di impegnarsi nei confronti di milioni di persone vulnerabili che vivono conflitti armati o sono state colpite da disastri naturali. Preparazione delle comunità nel rispondere alle crisi, resilienza, universalità dei principi umanitari, scambio di migliori pratiche che possono salvare la vita a milioni di persone: queste sono alcune delle parole chiave del vertice.Il Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa sarà presente nei dibattiti e negli eventi della due giorni in Turchia, con il vice-presidente della Federazione Internazionale e Presidente della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, che interverrà in un workshop dal titolo     “Everywhere for Everyone: promoting the safety and dignity of people who migrate (Ovunque per chiunque: promuovere la sicurezza e la dignità delle persone che migrano”). L’evento è stato organizzato per evidenziare la vulnerabilità dei migranti e i rischi che corrono nel loro viaggio verso un luogo sicuro dove vivere. Tra i punti che saranno toccati nel dibattito, l’accesso ai servizi di assistenza e protezione, il bisogno di vie legali per migrare evitando così di finire nelle mani dei trafficanti di uomini e di rischiare la vita con viaggi sempre più pericolosi, l’importanza di combattere la xenofobia e promuovere l’inclusione sociale, la necessità di avere investimenti strategici e a lungo termine nelle crisi umanitarie che si protraggono nel tempo.“La riduzione di vulnerabilità e sofferenza deve essere un impegno fondamentale per tutta la Comunità Internazionale. Per questo il World Humanitarian Summit è un momento importante di dibattito e di confronto, ma soprattutto un luogo, dove gli stati e le organizzazioni internazionali possono prendere degli impegni davanti al mondo intero. Dalla Siria alle carestie in Africa fino ai flussi migratori, la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa lavorano al fianco di chi soffre, ma c’è bisogno di risposte concrete a livello globale e istituzionale”, ha spiegato Francesco Rocca. Leggi il report del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa sul World Humanitarian SummitVai al sito ufficiale del World Humanitarian Summit 

 

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