Primo soccorso per tutti: addestramento e formazione essenziali per salvare vite

In occasione della Giornata Mondiale del Primo Soccorso (11 settembre), la Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR) ha pubblicato un report aggiornato: “Primo Soccorso per un futuro più sicuro, edizione globale”. Il report invita i governi e i partner a dispiegare un’azione concreta per colmare il divario nella preparazione tra le comunità ricche e quelle povere. L’obiettivo è quello di rendere l’addestramento e la formazione sul primo soccorso accessibile a tutti. Oggi, oltre 7 milioni di persone vengono addestrate in tutto il mondo nei 52 paesi coperti dal sondaggio della FICR, pari al 20 per cento in più rispetto al 2006. Malgrado alcuni paesi si siano mossi per rendere accessibile la formazione sul primo soccorso, la FICR richiama l’attenzione della comunità internazionale sull’importanza delle dieci raccomandazioni di questo report sul primo soccorso per far sì che più vite umane vengano salvate in tutto il mondo. “Sono necessari maggiori sforzi per trasformare i progressi ottenuti finora in politiche che possano rendere il primo soccorso accessibile. Di fatto, il report mostra che sia gli individui che le comunità – nei paesi ricchi come in quelli poveri – potrebbero essere meglio preparati a fornire primo soccorso. La FICR e le Società Nazionali si sono impegnate a fare di più, a fare meglio e ad ottenere altro nel primo soccorso”, dichiara Grace Lo, manager dell’unità salute comunitaria a Ginevra. Il report fornisce una serie di validi esempi da tutto il mondo che sottolineano l’importanza dell’addestramento individuale e delle comunità nel fornire primo soccorso per far fronte a incidenti stradali e ferite in caso di catastrofi. Il Ghana, per esempio, sta per adottare una nuova legislazione nazionale che richiederà agli automobilisti di possedere conoscenze di primo soccorso. L’addestramento in primo soccorso diventerà obbligatorio per chiunque voglia ottenere la patente di guida. Rendere effettiva questa legislazione dimostrerà che la Croce Rossa Ghanese, in qualità di fornitore di primo soccorso del paese, è pronta ad agire e a contribuire a ridurre il tasso di mortalità nel paese. Attualmente gli incidenti stradali costano circa 1,800 vite ogni anno in Ghana. Un altro esempio è la Turchia. Nel periodo successivo al terremoto di Marmara che colpì il paese nel 1999, circa il 98 per cento delle 50,000 persone trovate vive furono effettivamente soccorse dalla popolazione locale piuttosto che dallo staff di emergenza. “In seguito al terribile terremoto di gennaio ad Haiti, i volontari addestrati della Croce Rossa sono stati tra i primi a fornire assistenza ai superstiti. Dieci presidi di pronto soccorso e tre cliniche mobili sono sono stati posizionati intorno alla capitale e Petit-Goâve, dove squadre di volontari hanno curato e medicato ferite nei giorni successivi al terremoto. “Quando c’è stato il terremoto, i nostri volontari sono stati in grado di rispondere immediatamente. Avevano l’addestramento, avevano le conoscenze ed erano lì”, ha detto il Coordinatore Medico Sherley Bernard. Nel Sud-est Asiatico, l’obiettivo dei prossimi anni sarà quello di incrementare il primo soccorso attraverso attività community based, e lanciare il programma globale di salute community based e primo soccorso in azione nella regione. In caso di terremoto, incidente stradale o attacco di terra, la capacità di agire rapidamente e appropriatamente è cruciale. Ecco perché insegnare nozioni di base di primo soccorso a individui e comunità è la giusta via per proteggerli.

  

  

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