PRESENTATO MARTEDI' 15 GIUGNO AL SENATO, NEL GIORNO DEL 146° ANNIVERSARIO, L'ANNUAL REPORT 2009 DELLA CROCE ROSSA ITALIANA. ROCCA: LA CRI VA VERSO IL RINNOVAMENTO. BASTA CON LE TRAPPOLE DELLA BUROCRAZIA

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FAZIO: I VOLONTARI DELLA CROCE ROSSA ITALIANA A REGIME NEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE

(ANSA) – La Croce Rossa Italiana ha cominciato un percorso di “rinnovamento. I 150 mila volontari che lavorano con dedizione in silenzio, si aspettano una semplificazione delle procedure del loro lavoro quotidiano. Procedure che a volte diventano trappole”. E’ l’auspicio per il 2010 per la più grande associazione di volontariato italiana (150 mila soci attivi; oltre 700 comitati locali, presenza in 26 paesi nel mondo) lanciato dal commissario straordinario della stessa Cri, Francesco Rocca, nel corso della presentazione al Senato del rapporto sulle attività 2009. Presenti il ministro della salute Ferruccio Fazio, il sottosegretario alla funzione pubblica Andrea Augello, il vicepresidente della Commissione Igiene e Salute Daniele Bosone, il direttore generale della Cri Patrizia Ravaioli. Con uno sguardo quindi al futuro, Rocca ha ricordato i tanti interventi per l’emergenza dello scorso anno, primo fra tutti quello in Abruzzo (11 mila i volontari che si sono alternati), ed ha soprattutto sollecitato maggiori investimenti a livello territoriale sulla solidarietà. “Anche in tema di solidarietà – ha osservato – l’Italia viaggia a due velocità. L’adesione alla Cri ad esempio è molto alta al Nord, meno al sud. Bisognerebbe scommettere di più invece sulla solidarietà. Da qui nasce la nostra sfida ed il nostro rinnovamento e la semplificazione negli atti”. A questo scopo, Rocca ha reso noto che la Cri ha avviato un dialogo con la Conferenza Regioni.

  

(ANSA) – ROMA, 15 GIU – Il volontariato va “messo a regime” nel Servizio sanitario nazionale (Ssn). E’ l’intenzione del ministro della salute Ferruccio Fazio che questa mattina, intervenuto al Senato alla presentazione dell’attività 2009 della Croce Rossa Italiana, ha offerto alla più grande  organizzazione di volontariato nel nostro paese di “lavorare in questa direzione”. Un’offerta che è stata immediatamente accolta dal commissario straordinario della Cri, Francesco Rocca, che ha ringraziato il ministro (“grazie dell’ apertura”) e si è impegnato a verificare un’ipotesi operativa. Fazio, sottolineando che “la Cri è la più antica istituzione del nostro paese”, ha detto che l’ apporto del volontariato nel Ssn potrebbe rispondere a tre esigenze e “criticità” del prossimo futuro: il problema della non autosufficienza che ora “è sottofinanziata e parcellizzata, fonti di diseconomia”; dell’ umanizzazione (“un buon sistema deve dare attenzione alla persona ed e’ quello di cui si lamentano di più i cittadini”); del territorio (vanno ridotti i ricoveri degli anziani e va potenziato il territorio). Tutte questioni che hanno bisogno, per Fazio, del volontariato che oggi, a parte il 118, “non ha alcune ruolo formalizzato. Non è parte del sistema”. A suo avviso, va superato il problema più grande che è la garanzia del servizio: “chi se non voi della Cri potreste invece garantirlo?”. L’idea del ministro è quindi “mettere a ruolo del Ssn il volontariato della Cri, diventando quindi il punto di riferimento”, nell’assistenza socio-sanitaria. “Mi auguro – ha concluso – che la Cri sia interessata e mi auguro quindi un percorso comune”. (ANSA).

  

       

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