Premio in denaro dell'European Railway 2014 donato alla Croce Rossa Italiana per sostenere il suo lavoro contro la violenza

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@ UNIFE – La Croce Rossa Italiana al Premio European Railway 2014

Si è svolto il 28 gennaio a Bruxelles il premio European Railway 2014, che ha riunito oltre 500 ospiti provenienti da tutta Europa, tra cui politici di alto livello e stakeholder del settore dei trasporti. Organizzato dalla Community of European Railway and Infrastructure Industry (CER) e dalla Association of the European Rail Industry (UNIFE), il premio è stato conferito per onorare conquiste politiche e tecniche nel settore ferroviario dal 2007. Ogni premio era accompagnato da una donazione di 10.000 euro da dare a un’organizzazione benefica scelta dal vincitore.Quest’anno, il premio politico è stato conferito a Jacques Barrot per il suo contributo allo sviluppo del sistema ferroviario europeo come Commissario europeo ai Trasporti dal 2004 al 2008. Il premio tecnico è stato assegnato allo specialista, di fama mondiale, nella dinamica dei veicoli ferroviari, Giorgio Diana, ricercatore e professore di Ingegneria Meccanica presso il Politecnico di Milano, che ha donato il suo premio in denaro alla Croce Rossa Italiana.La professoressa Maria Teresa Letta, Vice Presidente della Croce Rossa Italiana, ha espresso la sua gratitudine nel ricevere la donazione: “Siamo estremamente grati di ricevere questa donazione, soprattutto in questi tempi di crisi economica. Destineremo questo dono al nostro Centro contro la violenza di Avezzano, che aiuta tutte le vittime di violenza domestica, tra cui donne, bambini, anziani e giovani vulnerabili”.Funzionante all’interno della struttura del Comitato Locale della Croce Rossa di Avezzano, il centro anti-violenza è stato istituito nel gennaio 2011 e fornisce una serie di servizi che sono dedicati non solo alle vittime della violenza, ma anche alla comunità locale. Gli interventi mirano a eliminare i pregiudizi, gli stereotipi culturali e tutti gli altri tipi di discriminazione che possono minare l’integrità psicologica, fisica, sociale e collegata al lavoro di una persona, facendo degli stessi partecipanti gli artefici del cambiamento culturale e del rinnovamento. Inoltre, il centro opera in sinergia con i settori sociale e sanitario, con la polizia e con le organizzazioni di volontariato della zona.Frequentano il centro le vittime di ogni forma di violenza: da coloro che hanno vissuto o assistito alla violenza psicologica, fisica, economica o sessuale, alle vittime di stalking, molestie e tratta. Il centro fornisce un posto sicuro per loro, dove saranno ascoltate, accolte e sostenute. Tra il 2011 e il 2012, ad esempio, 99 donne hanno contattato il centro, di cui 45 sono state prese in carico a causa della violenza che stavano soffrendo per mano dei loro mariti o di un ex partner.Con l’Istituto Italiano di Statistica (ISTAT) che indica come una percentuale molto bassa di vittime dichiari questi crimini, e il Consiglio d’ Europa che afferma che la violenza domestica è la principale causa di morte e invalidità per le donne di età compresa tra 16 e 44 anni, il problema è ben lungi dall’essere risolto. La Croce Rossa Italiana gestisce analoghi Centri anti-violenza ad Asti, Genova e Padova, attraverso i quali sostiene e orienta migliaia di persone nei loro tentativi di sfuggire alle situazioni di violenza in cui spesso sono intrappolate.

  

  

   icona croce rossaL’articolo in inglese sul sito della Red Cross EU Office.       

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