Pakistan: allarme sicurezza alimentare
Il fiume Swat scorreva tranquillamente tra il grano e le canne da zucchero nel Charsadda, distretto nella provincia di Khyber Pashtunkhwa, nel nord del Pakistan. Il 28 luglio, la forza delle inondazioni arrivate dalle montagne più a nord ha travolto i campi, distruggendo interi villaggi. La devastazione del villaggio di Dagimukkaram Khan è esemplificativa della distruzione che ha colpito la regione. Gli abitanti dei villaggi hanno dovuto mettersi in salvo all’arrivo delle inondazioni, in cerca di rifugio sui terreni più elevati. Al ritorno, dopo pochi giorni, quando le acque hanno iniziato a ritirarsi, sono rimasti scioccati da quello che hanno trovato: l’80% delle case era pressoché completamente distrutto. Ora, a distanza di più di un mese, gli abitanti stanno lottando per ricostruire le loro vite. La Mezzaluna del Pakistan ha fornito tende, cibo e beni di base come articoli per l’igiene e utensili da cucina, per aiutarli a sopravvivere e tornare alla normalità. Ma gli abitanti non hanno le risorse per comprare il cibo per affrontare l’inverno e tantomeno per ricostruire una casa. Gli inverni a Khyber Pakhtunkhwa sono duri, e molto freddi. Senza case, averi e riserve di cibo gli abitanti sono perduti. I campi di canna da zucchero, grano e cereali sono stati sostituiti da una palude di fango e rocce trascinate dalle montagne. Sarparaz Khan sta chiedendo aiuto per ricostruire la sua casa. Ha bisogno di cemento, mattoni e manodopera per riparare una modesta stanza dove dovranno vivere i 15 componenti della sua famiglia. La sua situazione rappresenta i bisogni dell’intero villaggio, e delle centinaia di migliaia di vittime delle inondazioni in Pakistan. Malgrado il villaggio abbia ricevuto tende dalla Mezzaluna Rossa del Kuwait, la Mezzaluna Rossa del Pakistan sta pianificando di distribuire kit di attrezzature agli abitanti affinché possano cominciare a ricostruire dei rifugi di base prima dell’inverno. Il villaggio beneficerà anche di attività di sostentamento che aiuteranno gli abitanti a procurarsi da vivere e recuperare la propria indipendenza, importante fattore per il benessere e la ripresa di questa pacifica comunità rurale.
Un metro di fango dopo due metri d’acqua Un villaggio vicino è stato più fortunato, le case sono ancora in piedi, ma le inondazioni hanno lasciato uno strato spesso di fango, innalzando il livello del villaggio di un metro. Tutti gli averi degli abitanti sono stati spazzati via o sepolti sotto il fango che le famiglie hanno iniziato a rimuovere per recuperare il possibile. La lprincipale paura è l’inverno in arrivo. Un’anziana signora siede nel cortile ricoperto di fango della sua casa, mettendo insieme piccoli pezzi di stoffa per confezionare una coperta, mentre il tanfo del grano in putrefazione impregna l’aria calda. La gente qui spera di continuare a ricevere razioni di cibo dalla Mezzaluna Rossa. Gli uomini lavorano per svuotare le case dal fango che si solidifica, ma hanno perso ogni fonte di sostentamento, con i campi distrutti e le poche fabbriche che offrivano lavoro chiuse a causa dei danni provocati dalle inondazioni. La signora che mette insieme pezzi di stoffa ringrazia la Mezzaluna Rossa per l’ aiuto, e chiede coperte per tenere al caldo la sua famiglia il prossimo inverno. Anche la scuola femminile locale è coperta da circa un metro di fango, ma ripulire la scuola non è una priorità al momento per il villaggio. Senza fonti di sostentamento e avendo perduto ogni avere, gli abitanti si concentrano su come sopravvivere all’inverno. La Squadra di Pianificazione e Valutazione Provvisoria della FICR e la Mezzaluna Rossa stanno valutando le aree del Pakistan colpite dalle inondazioni per iniziare a pianificare il soccorso a lungo termine delle comunità danneggiate. Semi, strumenti e fertilizzanti verranno acquistati per essere distribuiti alle vittime delle inondazioni affinché queste possano coltivare per evitare la minaccia crescente di carenza di cibo.