Operazione “Squalo 2013”: la Croce Rossa Italiana parte integrante dell'esercitazione
Anche la Croce Rossa di Napoli ha partecipato il 29 ottobre alla complessa operazione “Squalo 2013”, un’attività addestrativa di ricerca e soccorso aeromarittimo, che ha avuto luogo presso il porto di Napoli, Calata Porta di Massa, coordinata dal centro di soccorso della direzione marittima e dalla Prefettura.Gli imbarchi, nel corso delle operazioni, sono stati sospesi dalle 9 alle 14,30, trasferiti presso il Molo Beverello e in seguito ripristinati con regolarità. Sono stati completamente evacuati gli spazi previsti per lo sbarco dei naufragati.Un’esercitazione curata nei minimi dettagli: un aereo con a bordo 60 passeggeri, in emergenza per lo spegnimento dei motori, effettua un atterraggio in mare. Il velivolo resta integro e in superficie, ma ci sono delle vittime. Da qui hanno inizio gli interventi di salvataggio.Scopo dell’operazione è stato verificare l’efficienza di tutti i settori impiegati, in caso di un’emergenza di portata internazionale. Ciò ha permesso, altresì, di valutare eventuali discrasie, come quelle verificatesi nel caso di una sovrapposizione comunicativa tra le unità aeree. Quest’ultima però, non ha compromesso in alcun modo il salvataggio dei naufraghi, grazie al perfetto coordinamento tra i nuclei operativi che operavano da terra, in costante collegamento con i mezzi aerei impiegati. Nello specifico: un aereo francese, un aereo spagnolo, 4 elicotteri: francese, della Guardia Costiera, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco e dell’Aereonautica Militare.Hanno partecipato anche i sommozzatori del nucleo sub della Guardia Costiera e dei Vigili del Fuoco e 21 Unità Navali: Guardia Costiera, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Arma dei Carabinieri, Vigili del Fuoco, Corporazione dei Piloti, Società Rimorchiatori Napoletani, Ormeggiatori e Battellieri.
Le amministrazioni e gli enti operativi coinvolti sono stati molteplici: Guardia Costiera; Aereonautica Militare; Arma dei Carabinieri; Polizia di Stato; Guardia di Finanza; Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco; Croce Rossa Italiana (Comitato Provinciale di Napoli); 118; Agenzia Nazionale Sicurezza Volo; Regione Campania; Prefettura, Provincia e Comune di Napoli; Protezione Civile; Enac di Napoli; Gesac; Università Parthenope; Acismom (Cavalieri dell’Ordine di Malta); Autorità Portuale di Napoli; Società Rimorchiatori Napoletani; Corporazione Piloti Porto di Napoli; Gruppo Ormeggiatori e Battellieri Porto di Napoli; Consulente Chimico Porto di Napoli.Rilevante l’apporto della Croce Rossa, che ha impiegato circa 90 volontari, 5 medici, 3 ambulanze, simulatori e truccatori. Ha, inoltre, allestito una realistica postazione di accoglienza vittime, dove è stato eseguito il triage dal quale sono emerse le diversificazioni dei codici. I naufraghi da ospedalizzare sono stati trasferiti presso i nosocomi Loreto Mare e Pellegrini.” Mi ritengo soddisfatto per quanto accaduto oggi”, ha detto il Presidente CRI Paolo Monorchio, “perché grazie alla Capitaneria di Porto, che ci ha coinvolti in questa vasta operazione, ho potuto anche io constatare l’efficienza della collaborazione tra la Croce Rossa e i vari nuclei operativi. Queste cooperazioni ci permettono di migliorare sempre più e di continuare a crescere, apportando, laddove è necessario, il nostro aiuto, le nostre competenze e i nostri servizi”.