Nomadi: La Cri al Casilino 900 con il Prefetto di Roma e l'Assessore ai Servizi sociali danno il via al reinserimento sociale delle famiglie Rom
I volontari della Cri all’interno del campo nomadi
Sopralluogo al Campo nomadi “Casilino 900”, stamani, del Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, dell’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Roma Sveva Belviso e del Commissario del Comitato Provinciale di Roma della Croce Rossa Marco Squicciarini. Al Casilino 900, il campo nomadi più grande d’Europa, vivono 800 persone il 50% delle quali a fine mese verrà trasferito in uno dei 13 campi attrezzati o in unità abitative della Provincia di Roma. Grande risalto al ruolo che ha ricoperto e ricoprirà la Croce Rossa Italiana che ha acquisito, anche attraverso l’importante ruolo dei sui mediatori culturali che parlano la lingua degli occupanti dei campi, la disponibilità, su base volontaria, delle famiglie nomadi ad entrare nei campi attrezzati o in unità abitative messe a disposizione dai Comuni del Lazio. Si tratta di una iniziativa importante ed unica in Europa verso l’integrazione di quei nuclei familiari, che ne avranno i requisiti, che potranno finalmente dare inizio ad una nuova vita sociale. La Croce Rossa non si occuperà solo di aiutare ad individuare i nuclei familiari che avranno i requisiti necessari ma li seguirà li seguirà fino all’insediamento nelle unità abitative e nel lavoro “consegnandole” nelle mani della CRI locale.