Nasce “HD 4 Women” – Humanitarian Diplomacy for Women. Patrizia Ravaioli nominata referente del progetto

Missione in Kurdistan Iracheno della CRI - settembre 2014
Foto Yara Nardi

“Come donna e come volontaria sono particolarmente fiera di annunciare oggi nell’occasione della Festa della Donna, la nascita del progetto “HD 4 Women – Humanitarian Diplomacy for Women” – annuncia Patrizia Ravaioli, Amministratore dell’Ente Strumentale alla Croce Rossa Italiana e volontaria CRI. “Per garantire pari dignità in tutti i campi alle donne abbiamo ancora tanto da fare. Lo dico guardando alla situazione in Italia, alle donne migranti che arrivano, ma anche a quelle che vivono in parti del mondo in cui non vengono riconosciuti i loro diritti umani fondamentali”, prosegue Ravaioli.Principali obiettivi e finalità del progetto “HD 4 Women” saranno quindi quelli di promuovere azioni per favorire la protezione e la tutela delle donne in contesti di crisi e in emergenza, delineando un ‘modello’ e degli ‘strumenti’ che facilitino l’inclusione sociale delle donne migranti in Italia, oltre ad azioni per sensibilizzare le decisioni dei governi su questi temi. Quindi attenzione alle donne sia in quanto soggetti più vulnerabili, sia in quanto elemento cruciale per arrivare all’inclusione delle intere famiglie e dei figli. Il progetto è frutto dell’esperienza e della costante presenza di CRI ad ogni sbarco e nell’accoglienza, ed è anche in linea con la policy della Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa sulla lotta alla violenza sessuale e di genere (Sexual And Gender Based Violence), al fine di garantire percorsi legali per la protezione, in particolare, di donne e bambini. Secondo il recente rapporto realizzato all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite (UNHCR), Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA) e Commissione per i rifugiati delle donne (WRC) sulle donne rifugiate in movimento verso l’Europa, emerge che dall’inizio del 2016, più del 55% dei migranti sono donne e bambini, rispetto a solo il 27% nel mese di giugno 2015. “Sono dati che devono fare riflettere, per la vulnerabilità delle donne in situazioni di emergenza”, aggiunge Patrizia Ravaioli. “Infatti molte donne sole o con bambini, in assenza di un lavoro retribuito, di attività generatrici di reddito informali, o di libero accesso a qualsiasi tipo di distribuzione degli aiuti, sono costrette a rinunciare alla propria dignità per la sopravvivenza. Garantire i diritti umani fondamentali alle donne migranti che vivono nel nostro paese è uno strumento eccezionale non solo di integrazione, ma di inclusione sociale di tutti, uomini compresi. Il mio pensiero oggi va quindi a tutte quelle donne in fuga dalle persecuzioni, guerre e povertà, per tentare di garantire un futuro a loro stesse e ai propri figli, affrontando un viaggio pericoloso in Europa. Ma anche alle donne che si prodigano per il riconoscimento dei diritti e dell’uguaglianza di genere in campo sociale, sul lavoro e nelle istituzioni. E non posso dimenticare le tante donne che si dedicano con passione ad aiutare i più deboli attraverso attività di volontariato e che costellano l’universo di Croce Rossa. Grazie quindi a tutte le volontarie ed operatrici della Croce Rossa Italiana.Voglio quindi cogliere l’occasione di questa giornata per volgere a tutte un augurio speciale: alle donne che sono il più potente motore di cambiamento della nostra società, ma allo stesso tempo continuano ad essere, in troppi contesti, le persone più vulnerabili. Ci auguriamo che anche con il nostro impegno possiamo contribuire a fare di questa società un mondo migliore per le donne e quindi per tutti”, conclude Ravaioli.

  

  

             

Categorie: News

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