Milano, a 'Science for Peace', incontro mondiale in cui Umberto Veronesi raccoglie scienziati e premi Nobel per valorizzare il ruolo della scienza per la pace, interviene il Direttore Generale, Patrizia Ravaioli

Il tavolo dei relatori

Si è svolta il 18 e il 19 novembre a Milano la seconda edizione di ”Science for Peace”, il progetto nato su iniziativa di Umberto Veronesi che si pone come obiettivo la nascita di un grande movimento per la pace alla cui guida vede impegnato il mondo della scienza. All’evento è intervenuta il Direttore Generale della Croce Rossa Italiana, Patrizia Ravaioli, nell’ambito della sessione odierna ”La Scienza per la pace nelle aree di crisi”. “Molti si chiedono perché, come uomo di scienza, mi stia impegnando per la pace – si interroga il Presidente di Science for Peace, Umberto Veronesi -. La risposta è: per continuare a combattere il dolore. Come medico mi sono reso conto che il primo bisogno dell’uomo è l’eliminazione della sofferenza, e come uomo ho vissuto l’esperienza della guerra, toccandone con mano l’orrore e l’insensatezza.” Secondo Veronesi “oggi più che mai trovo assurdo che i governi continuino a investire nella politica degli armamenti anziché in quella del progresso, destinando fondi esigui alla ricerca, alla sanità, all’educazione e alle urgenze sociali. Ecco perché – spiega Veronesi – ho dato vita al movimento internazionale Science for Peace che, grazie al contributo di uomini di scienza e di pensiero, propone soluzioni per la creazione di una cultura di non-violenza”. Il tema della conferenza è “Strategie e Modelli per un processo di pace”. Sono intervernuti: Tara Gandhi, Vice Presidente Kasturba Gandhi Memorial Trust – India, Shirin Ebadi, Premio Nobel per la Pace 2003, e Fabrizio Battistelli, Professore di Sociologia, Università La Sapienza – Roma.

  

  

       

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