Il commissario della Croce Rossa di Roma Ronzi ringrazia i volontari per l'impegno mostrato durante la manifestazione di sabato 15 nella Capitale.

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 Nella manifestazione sociale di sabato 15 ottobre la città di Roma è stata scenario di un vero campo di battaglia che ha visto la Croce Rossa, nel pieno rispetto dei suoi principi di neutralità ed imparzialità, intervenire in supporto al servizio sanitario con 26 Moduli Operativi impiegati per l’intera durata dell’emergenza: 15 Ambulanze, 1 Posto Medico Avanzato, 8 Squadre Appiedate, 1 Automedica, 1 Autosanitaria.La Sala Operativa Provinciale, tramite il suo modulo “Linea di Comando”, ha coordinato l’impiego di oltre 100 volontari, provenienti dai Comitati di tutta la Provincia, impegnati sui vari fronti dello scenario.Numerosi e diversi gli interventi sanitari svolti: 17 codici bianchi – 14 codici verdi – 21 codici gialli – 5 codici rossiLa pronta risposta dei Comitati Locali della Provincia di Roma ha inoltre garantito la disponibilità di immediata partenza, in caso di maggiore necessità, di ulteriori 6 Moduli Operativi: 1 Posto Medico Avanzato, 2 Squadre appiedate e 3 Ambulanze.La Sala Operativa Provinciale, per il tramite dei Comitati Locali della Provincia di Roma, ha mantenuto lo stato di allerta, con Moduli Operativi pronti a muoversi, dal venerdi precedente fino alle ore 24.00 di Domenica 16 ottobre.Il Commissario Provinciale, Flavio Ronzi, congratulandosi con il team provinciale del settore emergenze, coordinato da Simone Landi, e ringraziando il delegato regionale Kheiraoui  per il supporto assicurato, ha dichiarato: “Sono orgoglioso, come rappresentante di questa Associazione e, prima ancora, come cittadino, per le capacità, l’abnegazione e la motivazione dei volontari e delle volontarie che hanno portato soccorso a tutte le parti interessate dagli scontri di sabato. Credo che poter contare su persone pronte ad operare in situazioni ad altissimo rischio, con lucidità e senza nessun indugio, sia una ricchezza per questa Associazione ma, soprattutto, per le comunità di cui questi uomini e donne fanno parte”

  

  

          

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