L'instancabile opera quotidiana degli operatori della Croce Rossa al servizio degli ultimi

Secondo la tradizione il 29, il 30 e il 31 gennaio sono i giorni più freddi dell’anno. Una leggenda che risale alla notte dei tempi e che attribuisce agli ultimi tre giorni di gennaio il nome di Giorni della merla. Per il progetto metropolitano “La CRI per i clochard” (che lo scorso 8 gennaio ha festeggiato dieci anni di vita), questi giorni sono uno spartiacque naturale nell’ambito invernale, uno spazio temporale utile per tracciare un bilancio del lavoro svolto dagli operatori del Comitato Provinciale della Croce Rossa di Milano. Volontari e volontarie che non fanno mai mancare il loro supporto ai senza fissa dimora di Milano e dell’hinterland in nessuna delle 365 notti dell’anno e che dal 1 di dicembre hanno intensificato il loro appoggio. Oltre 2500 sono i chilometri percorsi complessivamente dalle quattro Unità di strada (potenziate per far fronte al freddo invernale) a dicembre e gennaio per portare ai circa 500 clochard assistiti 800 litri di tè caldo e 6000 brioches. Ma non solo: nelle fredde notti dell’inverno 2010/2011 sono state distribuite anche centinaia di coperte, sacchi a pelo e giacconi militari frutto di una collaborazione con il comitato Provinciale di Cremona che, sul modello di quello milanese, ha da poco implementato lo stesso progetto per assistere i clochard di quella zona. Un centinaio gli operatori CRI che si sono alternati ogni settimana per un totale di 1000 ore di servizio complessive. Volontari e volontarie che non si limitano a distribuire generi di conforto o vestiti, ma che attraverso la loro presenza, le loro parole, i loro sorrisi offrono quell’assistenza morale di cui le persone vulnerabili hanno estremamente bisogno. Un impegno che dura da dieci anni e che, possiamo starne certi, continuerà per molte altre giornate della merla. E anche oltre.”Questa è una ‘merla’ tutto sommato morbida, che celebra con noi il decennale del nostro essere nelle strade con i clochard. Ma non tutti gli anni sono così e ci basta pensare allo scorso inverno per capire quanto sia importante il nostro fare”, commenta Alberto Bruno, Presidente Provinciale di Milano della CRI. “Essere in strada tutte le notti dell’anno non è scontato, ma è frutto della dedizione dei volontari: cittadini in divisa, che militano in Croce Rossa e che fanno vivere il progetto “La CRI per i Clochard”. E della solidarietà della popolazione e di aziende di tutta la metropoli, che rispondono ai nostri appelli di solidarietà. L’insieme crea la forza del nostro agire. Un agire difficile in un momento di gravi crisi sia economica e anche morale del nostro Paese. Ma il segnale quotidiano della solidarietà popolare ci fa sperare. Quindi quest’anno, più degli altri anni, permettetemi di dire grazie sia ai cittadini volontari che dedicano tempo sia ai cittadini che ci supportano economicamente. Un complesso di persone che, dando attenzione agli ultimi, mantengono viva una società civile e solidale”. 

  

  

          

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