Le donne del Network Red Viwo di Croce Rossa riunite a Roma per promuovere l'uguaglianza di genere e l'accesso ai ruoli decisionali. Patrizia Ravaioli, direttore generale CRI: “Senza parità di genere non si cresce”

Alberto Castelvecchi e Patrizia Ravaioli
Alberto Castelvecchi e Patrizia Ravaioli

Diversità e leadership sono i valori guida che ispirano le donne del Red Cross Red Crescent Women’s Network – Red Viwo, tutte in posizioni manageriali all’interno della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.Il 28 febbraio e il 1 marzo si sono riunite al Comitato centrale della Croce Rossa Italiana per discutere di uguaglianza di genere, di strategie per rimuovere la discriminazione nell’allocazione delle risorse e dei benefici e per rafforzare la partecipazione e l’accesso ai servizi e ai ruoli decisionali sia a livello manageriale che di governance.Tra le relatrici della due giorni romana, Patrizia Ravaioli, direttore generale della CRI, e Anitta Underlin, direttore della Zona Europa della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Venerdì 28 febbraio si è tenuta la tavola rotonda su “Anno europeo della conciliazione tra vita professionale e famiglia”, alla quale hanno partecipato Isabella Falautano, responsabile Comunicazione, Corporate Responsibility e Public Affairs di AXA Italia, Antonella Sabrina Florio, presidente del Consiglio di Amministrazione di So.Se.PHARM e Valeria Vaccaro, direttore generale della Direzione del personale del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Quest’ultima ha illustrato il “Mini Midi Mef”, progetto pilota realizzato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha assicurato un servizio di custodia e di intrattenimento in favore dei figli dei propri dipendenti durante la chiusura delle scuole. Il progetto è stato tra i vincitori degli United Nations Public Service Awards.

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“La meritocrazia ha un genere? – ha detto Patrizia Ravaioli – Secondo il Report 2011 del Global Gender Gap l’Italia è 74° per parità di genere. Fare largo alle donne e promuoverne l’occupazione è diventato urgente non solo per ragioni di pari opportunità e di giustizia sociale, ma soprattutto perché senza di loro l’Italia non cresce. Puntare sul lavoro delle donne è oggi la scommessa più “conveniente” per tutti. Ed è un obiettivo che si può perseguire favorendo maggiori servizi di conciliazione” Il direttore generale della CRI ha citato, tra gli esempi positivi, il primo coworking italiano con cobaby:  un ufficio condiviso che offre servizi salva tempo, come un’educatrice per i bambini, da un progetto di Riccarda Zezza.

  

Le partecipanti alla sessione sulla comunicazione pubblica
Le partecipanti alla sessione sulla comunicazione pubblica

Sabato 1 marzo Alberto Castelvecchi, linguista, editore, professore della Luiss, ha tenuto una sessione sulla comunicazione pubblica, finalizzata a fornire elementi strategici per valorizzare il lavoro quotidiano delle rappresentanti del Network nelle proprie società nazionali.

          

Categorie: News

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