Latina, avviato il progetto “CRI in Bici”
Il Comitato Locale della Croce Rossa Italiana di Latina sta avviando in questi giorni il nuovo servizio “CRI in Bici”. Domenica 5 ottobre, dalle 9 alle 19, una coppia di soccorritori ha percorso le strade comprese nell’area della Zona a Traffico Limitato, nel centro storico di Latina, a bordo di speciali biciclette allestite con led blu, sirena ed equipaggiate per il primo soccorso e BLSD (con utilizzo del defibrillatore). Si è trattato della verifica finale “sul campo” per valutare l’applicabilità e le procedure allo specifico contesto urbano del capoluogo. Il servizio è stato già presentato al Comune di Latina e all’Ares 118 del capoluogo per le necessarie interrelazioni e attività di coordinamento. «L’obiettivo generale è quello di creare un servizio di assistenza sanitaria innovativo ed ecosostenibile – hanno spiegato Luca Palombo e Gianluca Bolognesi, i due volontari CRI referenti del progetto – e nello specifico, il servizio, andrà a migliorare il soccorso rendendolo più tempestivo. Con l’ausilio della bicicletta si potranno raggiungere luoghi prima impensabili con un automezzo, come ad esempio le piazze affollate, i cortei, le spiagge e le piste ciclabili. In pratica contesti e situazioni che abbiamo qui a Latina: Ztl, piste ciclabili e circa 10 chilometri di litorale affollati d’estate».Grande soddisfazione del Commissario Locale CRI Giancarlo Rufo: «Prima di tutto è giusto ringraziare chi ci ha dato la possibilità reale di svolgere il servizio, cioè Sport 85 che ha donato le due biciclette allestite poi per la specifica attività. Con questo progetto il Comitato Locale CRI si adegua in modo propositivo anche alla trasformazione della città nella sua vita di tutti i giorni. Siamo convinti della bontà di questa iniziativa che va a vantaggio dei cittadini e della salvaguardia della loro salute».Il progetto CRI in bici è un idea che nasce dall’esperienza della “London Bicycle Ambulance”, soccorso su due ruote attivo da oltre 10 anni nella capitale inglese e, da qualche anno, anche a Roma. Diffuso, poi, in varie città italiane, in quanto si è rivelato un importante mezzo di soccorso negli interventi rapidi di rianimazione del paziente in attesa dell’arrivo dell’ambulanza e diminuendo, così, del 25% i decessi per infarto cardiaco.