La FICR organizza a Tunisi, il 17 e 18 settembre, il Forum sulle Migrazioni e lancia la campagna “Protect Humanity – Stop Indifference”

Forum delle Migrazioni a Tunisi 17 e 18 settembre 2015
Forum delle Migrazioni a Tunisi 17 e 18 settembre 2015

Presenti anche il Presidente di CRI e Vice Presidente della FICR Francesco Rocca e il Capo Dipartimento delle attività Socio Sanitarie e Operazioni di Emergenza e Volontariato di CRI Leonardo Carmenati

Troppe scene drammatiche si ripetono in tutta Europa, nel Mar Mediterraneo e in altre parti del mondo, mostrando persone che rischiano la vita tentando di trovarne una migliore. Rispondere alle esigenze delle persone, nel rispetto della loro dignità è responsabilità di tutti, come lo è cercare di alleviare viaggi lunghi e spesso traumatici, trovando soluzioni per ridurre la vulnerabilità di queste popolazioni. Questi i motivi alla base del Forum sulle Migrazioni che prende il via oggi a Tunisi, organizzato dalla Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR), in collaborazione con la Società Nazionale tunisina, in cui si incontrano rappresentanti di governi, capi di organizzazioni internazionali, esperti di alto livello, leader della società civile ed economica, esponenti del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, FICR e Comitato Internazionale della Croce Rossa. Presenti anche il Presidente di CRI e Vice Presidente della FICR, Francesco Rocca e Leonardo Carmenati, Capo del Dipartimento delle Attività Socio Sanitarie e delle Operazioni di Emergenza e Volontariato della Croce Rossa Italiana.Il forum è anche l’occasione per la presentazione della campagna globale “Protect Humanity – Stop Indifference” che mira a promuovere solidarietà ed empatia verso le persone vulnerabili www.ifrc.org/protecthumanityAttualmente il 33% dei migranti si trova in Europa, ma la migrazione è un fenomeno globale che non potrà che intensificarsi a causa di crisi prolungate, povertà estrema o cambiamenti climatici. Dalla Siria alla Germania, dall’Etiopia all’Italia, in tutti i continenti, la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa, attraverso i suoi volontari, è stata sempre in prima linea per rispondere ai bisogni immediati dei vulnerabili, offrendo cibo e acqua, servizi di primo soccorso e sanitari, riparo, e ricongiungendoli alle loro famiglie.

  

Intervento del Presidente Rocca al Forum delle Migrazioni a Tunisi
Intervento del Presidente Rocca al Forum delle Migrazioni a Tunisi

“Il mio augurio è che questo incontro tra i vari attori protagonisti – dichiara Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana e Vice Presidente della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa – possa rappresentare un’occasione per assicurare un supporto e un allineamento maggiore alle accresciute esigenze dei più vulnerabili, alle quali abbiamo il dovere di rispondere. In particolare negli ultimi giorni con il crescente numero di migranti che attraversano non solo il Mediterraneo, ma anche i paesi dei Balcani, ormai profondamente coinvolti dal fenomeno, abbiamo visto la forza della risposta umanitaria che purtroppo però non è sufficiente. Questo è il nostro modo di rispondere alla crisi, ma abbiamo bisogno di una strategia condivisa. Non mi riferisco al nostro Movimento che sta lavorando al massimo delle sue forze. Sto parlando della comunità internazionale. Ci sono paesi che aprono le loro porte per poi richiuderle dopo due giorni. All’interno di Croce Rossa Italiana abbiamo rifugiati che lavorano con noi come interpreti nei centri di accoglienza e nei porti dove arrivano i migranti. Sono arrivati in Italia da tanti anni, mettendo a loro volta la vita in pericolo sui barconi, esattamente come sta accadendo ora. Conosciamo quindi perfettamente la situazione nei loro paesi d’origine, ma non è stato sufficiente a fermare i naufragi nel Mediterraneo. Nessuna azione incisiva nei loro paesi, né un modo sicuro per arrivare in Europa è stato adottato. Conosciamo la questione della migrazione da molti anni, ma non siamo stati in grado di gestirla né di trovare una risposta. Quello a cui stiamo assistendo ora sulle rotte balcaniche e nell’Europa orientale, lo avevamo già previsto e annunciato in modo forte e chiaro, mesi fa. Sapevamo che questo momento sarebbe arrivato, ma non abbiamo ricevuto nessuna reazione dalla comunità internazionale. Non voglio dire “Te l’avevo detto”, come farebbe una mamma col suo bambino, non è questo il mio ruolo. Ma voglio sottolineare come il nostro Movimento sia sempre in prima linea, sentinella attenta in grado di anticipare le complessità del futuro. Abbiamo fornito per anni sollievo e sostegno umanitario, e la nostra esperienza oggi ci deve dare la consapevolezza di poter chiedere attenzione e risposte dai governi. Di sicuro dovremo trovare il modo di far sentire la voce del Movimento di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, ma allo stesso tempo i governi non possono continuare a restare indifferenti”.“Da molti anni la Croce Rossa Italiana – ha detto Leonardo Carmenati, Capo del Dipartimento delle Attività Socio Sanitarie e delle Operazioni di Emergenza e Volontariato della Croce Rossa Italiana – è in prima linea nel garantire una risposta umanitaria ai bisogni dei migranti e dei rifugiati, a prescindere dal loro status giuridico: la nostra priorità è salvare vite umane. I migranti non possono essere fermati. La migrazione è un viaggio che inizia quando viene presa la decisione di spostarsi e finisce quando essi arrivano dove hanno programmato di arrivare. Mari, muri o recinzioni di filo spinato non possono fermare questo viaggio. Abbiamo il dovere di ridurre tutti i fattori che li mettono in condizione di vulnerabilità e di evitarne la morte. Crediamo che ci sia bisogno di una cooperazione efficace tra paesi di origine, di transito e di destinazione, ponendo al centro la protezione dell’essere umano e il rispetto dei diritti dei migranti a prescindere dal loro status giuridico. Abbiamo bisogno di una risposta forte da parte della comunità internazionale e una grande quantità di risorse, perché non possiamo semplicemente chiudere le porte, ma siamo chiamati a un impegno forte per salvare, aiutare, informare gli aspiranti migranti, gli opinion maker e per cambiare le nostre menti”.

  

          

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