Imola, la CRI in collaborazione con le Acli offre a chi ha bisogno buoni pasto per la mensa

A Napoli vige l’antica pratica del “caffè sospeso”: bere e pagare un caffè e lasciarne un altro pagato per chi anche questa piccola spesa non può permettersela. Un po’ con lo stesso spirito, proprio in concomitanza con la scomparsa del professor Sergio Buscaroli, legato per decenni alla mensa delle Acli di Imola, nella convinzione che la nuova povertà sia quella che non si fa vedere, il Comitato della Croce Rossa di Imola ha pensato di offrire da ora alla fine dell’anno 330 buoni pasto alla mensa, in modo che ogni giorno due persone in difficoltà possano usufruirne, pranzando con dignità e decoro e ricevendo anche un sorriso. I buoni sono stati consegnati di recente a chi gestisce il servizio della mensa di palazzo Monsignani perché vengano attribuiti secondo le necessità del momento. Continua dunque l’impegno della CRI che aggiunge questa opportunità alle forme di assistenza in atto: medicinali, presidi sanitari, presidi sociali (buoni per campi scuole/attività), viveri Agea e No sprechi, in stretto raccordo con le altre associazioni socio-assistenziali del territorio.  “La collaborazione con le Acli – spiega la Presidente della CRI di Imola Fabrizia Fiumi – rientra nelle linee d’azione dell’Aps in supporto ai bisogni primari e soprattutto è testimonianza di condivisione di un’idea di solidarietà attiva e partecipata”.

  

  

              

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