Il Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa chiede rispetto per gli operatori umanitari

La divisa di un volontario ucciso nel conflitto in Siria

Il Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa è rattristato per la morte di Hassan Hammoud Al Hilal, un soccorritore impegnato in prima linea, morto mentre svolgeva il suo dovere il 26 luglio a Raqqa, in Siria. Hassan ha prestato servizio con la Mezzaluna Rossa Siriana della filiale di Raqqa per oltre tre anni, fino alla sua tragica morte il mese scorso. Questo ultimo incidente riflette la situazione difficile e pericolosa che i volontari e gli operatori umanitari attualmente devono affrontare in Siria. Nel complesso 38 persone, tra volontari e staff, della Mezzaluna Rossa Siriana e altre 7 della Mezzaluna Rossa Palestinese hanno perso la vita dall’inizio del conflitto in Siria. La maggior parte sono stati uccisi o trattenuti durante lo svolgimento delle attività umanitarie. Tutti avevano esposto in maniera chiara e visibile l’emblema della Mezzaluna Rossa, che è protetto dal Diritto Internazionale Umanitario.In occasione della Giornata Mondiale Umanitaria, il 19 agosto, il Movimento invita ancora una volta tutte le parti coinvolte nel conflitto in Siria ad affermare le loro ragioni sempre secondo quanto prevede il Diritto Internazionale Umanitario, rispettando gli operatori umanitari della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e garantendo loro l’accesso sicuro e incondizionato alle persone che subiscono gli effetti del conflitto.Il Movimento Internazionale di  Croce Rossa e Mezzaluna Rossa esprime la propria solidarietà alla famiglia di Hassan Hammoud Al Hilal e alla Mezzaluna Rossa Siriana. Il Movimento ricorda a tutte le parti che è una loro responsabilità, ai sensi del Diritto Internazionale Umanitario, garantire la sicurezza di ogni operatore umanitario.

  

  

              

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