Il grande cuore di Roberto, Volontario CRI: donatore di sangue per la 50° volta

torta per festeggiare 50esima donazione

Si celebra oggi, 7 aprile, la Giornata mondiale della Salute. In programma ovunque iniziative ed eventi dedicati alla prevenzione di numerose patologie e alla promozione di uno stile di vita sano. In questa ottica donare il sangue oltre ad essere un gesto di grande altruismo, rappresenta un sostegno fondamentale per la salute di tutti coloro che hanno bisogno di sangue. Roberto, Volontario CRI dal 1998, ha recentemente raggiunto il traguardo delle 50 donazioni effettuate. Gli abbiamo fatto qualche domanda.Quando hai iniziato a donare e perché?Ho iniziato nel 1998 subito dopo aver conosciuto la CRI durante il terremoto dell’Umbria dove, dopo una prima presenza come volontario di protezione civile, mi ero nuovamente recato insieme ad un gruppo di amici per portare del materiale a Colfiorito. La mia prima donazione è stata il 12 febbraio 1998 presso la storica sala donatori CRI in Via Ramazzini a Roma. Ricordo bene l’emozione di quella prima volta così come ricordo bene l’accoglienza ricevuta che mi ha fatto sentire come a casa.Nel corso degli anni hai continuato a donare. Hai coinvolto amici, conoscenti, parenti?A dire il vero cerco di coinvolgere sempre chiunque posso! Al lavoro, nella mia cerchia di amicizie, in famiglia… i nuovi donatori si possono trovare ovunque! Negli anni passati poi sono stato molto impegnato nelle scuole sensibilizzando e coinvolgendo gli studenti fino ad essere il promotore della campagna Club 25 che ha proprio l’obiettivo di coinvolgere le giovani generazioni facendo loro capire l’importanza e la necessità della donazione del sangue associata ad un corretto stile di vita.Puoi raccontarci un aneddoto particolare della tua esperienza di donatore?Ne avrei tanti ma forse quello più particolare è che la mia compagna l’ho conosciuta proprio per “colpa” della donazione. Lei voleva donare ed un suo amico, Volontario CRI, la indirizzò a me che mi sono sempre interessato di donazione. Da cosa nasce cosa ed oggi sono più di 8 anni che mi sopporta. Ed ovviamente, dopo aver iniziato a donare, continua a farlo tutt’ora!A quale tipo di donazione ti sottoponi?Fino al 2010 ho donato nel modo più classico cioè sangue intero. Dal 2011 invece dono il sangue in aferesi, ovvero donando solo le componenti di cui hanno specifica necessità nel centro trasfusionale, solitamente plasma e piastrine. La particolarità di questa tipologia di donazione è che il prodotto prelevato è più specifico, di una qualità superiore e pronto ad essere utilizzato, condizioni queste che apportano un evidente vantaggio al centro trasfusionale. Inoltre diminuisce l’intervallo minimo di legge tra una donazione e l’altra e si può quindi donare fino a 6 volte l’anno come io stesso faccio. Per restare poi nell’ambito della donazione ho anche fatto il test per la tipizzazione del midollo osseo e sono inserito nell’IBMDR, il registro italiano dei donatori di midollo osseo.Cosa diresti oggi a chi vuole donare ma ha paura di farlo?Che non c’è niente di cui avere paura! Donare il sangue è semplicissimo e se si ha paura dell’ago… basta girarsi dall’altra parte e non guardare! Bisogna ricordare che ogni donazione può aiutare fino a 3 persone ed un gesto così semplice, che impegna sì e no 15 minuti, può fare davvero la differenza per molte persone!La prossima donazione?Programmata ad aprile…. sarà la mia 51^ e l’obiettivo è arrivare almeno a 100 e poi continuare! Ormai poi con il personale del Centro Trasfusionale del S.Camillo di Roma c’è un bellissimo rapporto di amicizia così come con alcuni donatori con cui programmiamo insieme le donazioni (le aferesi si programmano e prenotano di volta in volta). E ogni donazione è una festa! Dolci compresi!

  

  

          

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