Haiti, Cesare Prandelli, allenatore della Fiorentina, lancia un appello per la raccolta fondi della Croce Rossa Italiana. Anche i giocatori della squadra viola decidono di destinare i proventi delle multe ai terremotati
“Prima di parlare di calcio devo dirvi una cosa importante:anche un piccolo gesto può fare la differenza, invito tutti a mandare un sms da numeri wind e 3 al 48540 per donare 2 euro alla Croce Rossa Italiana per fronteggiare l’emergenza Haiti”. Con queste parole Cesare Prandelli, tecnico della Fiorentina, ha aperto, questa mattina, la conferenza stampa per la partita Palermo – Fiorentina. Cappellino della Croce Rossa Italiana sulla testa, accanto due volontari, il mister viola mette da parte per un attimo la sua squadra e lancia un appello accorato perché la situazione sull’isola di Haiti è drammatica ed è necessario il contributo di tutti per raccogliere fondi. Prandelli parla del lavoro della Croce Rossa Italiana nel mondo e soprattutto, in questo momento, in risposta all’emergenza Haiti, ricordando ai giornalisti tutti i modi in cui è possibile donare alla CRI: sms al 48540, donazione online con causale “Pro emergenza Haiti” www.cri.it; bonifico bancario con causale “Pro emergenza Haiti” IBAN IT66 – C010 0503 3820 0000 0218020. A conclusione, il mister si è congedato mandando un saluto e i suoi ringraziamenti personali a tutti gli operatori CRI partiti giovedì da Roma. Un abbraccio speciale è stato rivolto all’Infermiera Volontaria partita con la task force italiana: “con la propria presenza sul luogo del disastro, sta portando una rappresentanza dell’impegno di Firenze ad Haiti”. Prandelli ha annunciato poi che anche i giocatori della Fiorentina hanno deciso di scendere in campo a fianco della popolazione di Haiti, destinandole la somma accantonata con le multe emesse per violazione del regolamento interno alla squadra. “Di fronte ad una tragedia come quella di Haiti – ha detto il tecnico in conferenza stampa – è giusto mobilitarsi tutti. Disponiamo di una somma discreta proveniente dalle multe e sappiamo dove indirizzarla”.