Haiti – A un mese dal terremoto Campo Italia si ferma per commemorare le migliaia di vittime

momenti della commemorazione

Ad un mese dal terremoto, Campo Italia si ferma per commemorare le migliaia di vittime e, soprattutto, per condividere con i sopravvissuti il dolore che resta, che blocca, che ferma e fa pensare. Quando arriva quel dolore la forza che ti ha salvato, ti lascia, ti abbandona per far posto alla disperazione, al senso di abbandono. Quando arriva quel momento, da 150 anni, c’è la Croce Rossa con i suoi operatori; uomini e donne che hanno scelto di donarsi volontariamente per sostenere, aiutare, proteggere. Perché quando arriva quel dolore, non pensi ad altro: ti fermi, ti lasci cadere, ti abbandoni facendoti trascinare dalla tua personale disperazione dimenticando di onorare chi non c’è più. Oggi ci ha lasciato Carlo, uno di noi, uno della Croce Rossa, uno dei tanti che ad un certo punto della sua vita ha scelto. Ha fatto quella famosa scelta volontaria incastonata nei principi fondanti l’opera della Croce Rossa, quella scelta che ti fa perdere cose per dartene altre. Lontano dalle famiglie, incapace di dire “no”, “…non posso”, “…non parto”, “…non vado”, rischiando di trovare al tuo ritorno tutto cambiato, rischiando di non trovare più i tuoi amici con i quali hai condiviso tutto e proprio nel momento in cui non vorresti mancare sei lontano, stai aiutando qualcualtro, stai vicino a persone che non conosci, che parlano una lingua che non capisci, che sono anni luce lontani da te ma che in quel momento sai che è giusto non abbandonare, sai che lasciarli per curare il tuo dolore o soddisfare la tua voglia di andare, disonorerebbe chi, cresciuto con te, ti sta lasciando per sempre. Carlo è uno di noi ed io, tenendo con me il mio personale dolore continuo, continuo, continuo la strada che mi ha segnato con la sua vita. Eugenio

  momenti della commemorazione

  

        

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