Grosseto, il cordoglio della CRI per la scomparsa di Iside Pifferi, fondatrice del progetto Ippoterapia
E’ scomparsa nei giorni scorsi a Grosseto, in seguito a una malattia, Iside Pifferi, figura storica del Comitato Provinciale. Impegnata da moltissimi anni nel mondo del volontariato, è stata presidente dell’allora sezione femminile della CRI e fino a quest’anno delegata provinciale dell’area socio-assistenziale. Soprattutto è stata ideatrice e sostenitrice di quell’importante progetto che la Croce Rossa Italiana porta avanti da oltre trenta anni, presso il centro medico veterinario di Grosseto, l’Ippoterapia, attività grazie alla quale molti ragazzi e giovani diversamente abili hanno trovato e trovano giovamento.Iside Pifferi per la sua lunga attività in Croce Rossa e per l’impegno nel progetto dell’Ippoterpia aveva ricevuto riconoscimenti in ambito regionale e nazionale, insieme alla medaglia d’argento della CRI. “A nome di tutti i volontari della Croce Rossa Provinciale di Grosseto – ha detto il Presidente del Comitato Hubert Corsi – esprimo il nostro dolore e il più sentito cordoglio per la perdita di Iside Pifferi, che con il suo operato e spirito di umanità ha segnato la storia della CRI grossetana”. Numerose persone in questi giorni si sono rivolte alla Croce Rossa Italiana di Grosseto con il proposito di voler sostenere il progetto di Ippoterapia che Iside Pifferi portava avanti. Le donazioni, che andranno a favore dell’attività e permetteranno di seguire decine di ragazzi diversamente abili, possono essere effettuate direttamente presso la sede CRI di Grosseto oppure con un bonifico sul conto corrente della CRI provinciale: Iban: IT 29 Q 0863614302000000343822 intestato a Croce Rossa Italiana – Comitato Provinciale di Grosseto, presso la Banca della Maremma Credito Cooperativo di Grosseto. Per le donazioni effettuate tramite bonifico bancario o il conto corrente postale è prevista la possibilità di detrazione; occorre specificare la causale: “Donazione a sostegno e a favore del progetto dell’Ippoterapia della CRI di Grosseto”.