Gorizia, la “Cerimonia della lampada” al termine del corso biennale per Infermiere Volontarie CRI

le lampade

Il 15 maggio, presso l’Aula Magna del Corso di Laurea in Scienze Internazionali e diplomatiche dell’Università degli Studi di Trieste, sede di Via Alviano a Gorizia, ha avuto luogo la suggestiva e toccante cerimonia di consegna delle croci e dei diplomi alle quindici allieve Infermiere Volontarie del Comitato Locale della Croce Rossa di Gorizia al termine del percorso di studi biennale teorico-pratico. Erano 30 anni che non veniva svolta a Gorizia la Cerimonia della Lampada, momento particolarmente coinvolgente che segna il passaggio dallo status di allieva a Infermiera Volontaria. Inoltre, la cerimonia è stata resa ancora più suggestiva dalla scelta del luogo, che nella Grande Guerra fu impiegato dal 1914 al 1916 come ospedale della Croce Rossa Austriaca e dopo la conquista di Gorizia da parte delle unità italiane, 9 agosto 1916, come ospedale della Croce Rossa Italiana.

  crocerossine con le lampade

Le Infermiere Volontarie oltre a portare aiuto e conforto in caso di guerra, di emergenze sia nazionali sia internazionali, sono da sempre impiegate anche in missioni umanitarie nel nostro paese come nell’isontino e all’estero, ausiliarie delle Forze Armate. L’aiuto alle persone in difficoltà, in aderenza ai principi che regolano le attività di Croce Rossa e del loro motto “Ama, Conforta, Lavora e Salva”, costituiscono la base etica e spirituale delle appartenenti al Corpo che da sempre è presente, vicino alla popolazione senza distinzioni, nelle emergenze per prestare soccorso sanitario e assistenza socio-umanitaria. Nella sede di Gorizia di Via Codelli, le Infermiere prestano il loro servizio presso l’ambulatorio a disposizione delle persone in difficoltà, dove coadiuvano i medici volontari CRI che nell’ultimo periodo sono stati sempre più impegnati in attività sanitarie preventive e di cura a favore anche dei richiedenti asilo. Alcune Crocerossine goriziane hanno prestato recentemente  servizio nell’ambito dell’operazione “Mare Nostrum” a bordo di unità navali nella Marina Militare e presso il CARA di Mineo in Sicilia.

  le nuove Crocerossine

Alla cerimonia hanno preso parte  autorità civili, militari e religiose sia regionali sia locali e di Croce Rossa tra cui l’Ispettrice Regionale delle Infermiere Volontarie Sorella Tiziana Rosone, quella Provinciale Sorella Edina Montanari, la Presidente del Comitato goriziano Ariella Testa Bani. Alla consegna delle “croci rosse”, simbolo di servizio, è stato invitato anche il Gen. Federico Maria Pellegatti, docente del modulo “organizzazione delle emergenze” al corso e  Presidente del Comitato per le celebrazioni della Centenario della I Guerra Mondiale, conflitto al quale hanno partecipato attivamente, prodigandosi  nell’assistenza sanitaria ai nostri soldati e marinai, centinaia di Crocerossine in servizio presso ospedali territoriali, treni ospedali e strutture sanitarie di tipo campale nelle immediate vicinanze del fronte. In relazione a ciò un gruppo di neo Infermiere Volontarie goriziane parteciperà il 21 maggio, con inizio alle ore 09.00, al XXVI Pellegrinaggio Nazionale dell’Associazione Internazionale Regina Elena presso il Sacrario Militare di Redipuglia (GO) dove tra oltre centomila soldati italiani caduti, riposa un’unica donna, la Crocerossina Margherita Kaiser Parodi Orlando (Roma, 16 maggio 1897 – Trieste, 1º dicembre 1918) che fu decorata con la medaglia di bronzo al valor militare. Durante la Grande Guerra, Margherita prese servizio come Crocerossina presso la Terza Armata sul fronte orientale. Appena diciottenne, partì con la madre e la sorella Olga per l’Ospedale CRI di Cividale nel Friuli. Nel maggio 1917, si trovò sotto bombardamento nell’Ospedale Mobile n. 2 di Pieris (GO). Finita la guerra continuò il suo lavoro a Trieste dove morì di febbre spagnola. Sorella Margherita fu decorata al valor militare con la medaglia di bronzo il 19 maggio 1917, con la seguente motivazione: per essere rimasta al suo posto mentre il nemico bombardava la zona dove era situato l’ospedale cui era addetta.      

              

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