Giornata della Memoria, Rocca (CRI): “Monito per combattere l’intolleranza. Ancora oggi tanti perseguitati e discriminati. Croce Rossa, baluardo dei diritti umani”
Auschwitz – Foto di Laura Bastianetto
“Il giorno della memoria non è una ricorrenza polverosa da commemorare stancamente, ma rappresenta il simbolo della lotta contro la violenza e per i diritti umani. È l’occasione per ricordarci da dove veniamo e dove non vogliamo più andare. Oggi ha senso quanto ieri celebrare questa giornata perché nonostante i 70 anni trascorsi da quell’orrenda pagina storica, ancora ci sono esseri umani perseguitati, ghettizzati, sfruttati e discriminati solo per il loro genere o per il loro credo religioso, per la loro razza o per la propria condizione sociale. È coltivando la memoria che si combatte l’intolleranza e si tutelano i diritti umani. Perché la violenza trova terreno fertile nell’oblio e nell’ignoranza. In questi giorni assistiamo a una recrudescenza di fatti legati all’intolleranza e all’odio, alla paura dell’altro e al sopruso del diverso da noi. Abbiamo assistito (solo per citare gli ultimi fatti) all’attentato di Parigi e a quelli ripetuti in Nigeria che ci hanno mostrato l’abominio dei bambini kamikaze. E però, non serve andare troppo lontano. Qui vediamo ripetutamente attacchi omofobi, violenze sulle donne, costruzione di nuovi ghetti e innalzamenti di antichi muri. L’ho detto anche recentemente, nessun uomo è nato per essere schiavo. Questa è la missione umanitaria della Croce Rossa che, attraverso le sue donne e i suoi uomini impegnati sul territorio italiano e nel mondo, si fa ogni giorno di più baluardo dei diritti umani, custodendo e interpretando in ogni sede i 7 principi fondamentali”. Francesco Rocca, Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana