Genova, un anno di attività per il “Biker Rescue” della Croce Rossa Italiana
Da oltre un anno, il Comitato Locale CRI di Genova Sturla, propone un percorso innovativo nel settore del primo soccorso e una valida alternativa all’immediato e consueto primo intervento: il soccorso in bicicletta ovvero “Biker Rescue”.La conformazione del territorio ligure, in particolar modo la realtà del centro di Genova, identifica nel servizio di soccorso in bicicletta la soluzione ideale per tempi e manovrabilità di intervento. Questo tipo di servizio innovativo, che per la sua tipologia si sta notevolmente sviluppando in molte città italiane, prevede la presenza di operatori volontari della Croce Rossa Italiana con biciclette di tipo mountain bike, appositamente attrezzate per l’erogazione delle prime cure. Infatti, le biciclette, permettono spostamenti anche su terreni sconnessi o, come nel caso di Genova, di addentrarsi negli stretti vicoli del centro storico, nei diversi parchi cittadini e nelle aree dedicate alle manifestazioni (Porto Antico, Fiera del mare, ecc ).Abbreviare i tempi può significare, non solo recuperare istanti preziosi che a volte possono fare la differenza, ma addirittura salvare una vita (per esempio in caso di sintomi infartuali…). Lo scopo delle squadre in bicicletta è proprio quello di stabilire un quanto più rapido contatto qualificato con l’infortunato e, dove richiesto, allertare gli altri organi competenti per una pronta efficace ed efficiente riuscita del soccorso.Le risorse umane preposte a questo tipo di intervento sono selezionate tra i volontari delle varie componenti di CRI, e comunque tutto il personale volontario addestrato al primo soccorso e necessariamente qualificato e patentato IRC per l’uso del defibrillatore. Il servizio dei soccorritori in bicicletta, seppur in breve tempo, ha annoverato parecchi interventi: dalle cure prestate per malori, al semplice controllo della pressione su richiesta dell’utenza, dalla medicazione di escoriazioni varie ad interventi per veri e propri traumi, anticipando, così, le prime cure, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza per il trasporto al più vicino posto di soccorso, in accordo con il servizio del 118. Le squadre sono formate da tre volontari e operano suddivise in turni di quattro ore e il numero totale dei volontari che fanno parte del progetto bikers è di circa 20 elementi.