Gaza, Francesco Rocca (CRI): “Popolazione al collasso. La situazione umanitaria è drammatica”.

Beit Hanoun  nella Striscia di Gaza
Beit Hanoun

La visita del Presidente della Croce Rossa Italiana in Palestina e nella Striscia di Gaza

Il 26 agosto il Presidente Nazionale della CRI e Vice Presidente della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR), Francesco Rocca, si è recato nella Striscia di Gaza per visitare le attività della Mezzaluna Rossa Palestinese (PRCS) e portare solidarietà agli operatori umanitari della PRCS impegnati in prima linea nei soccorsi e negli interventi umanitari. Insieme con Francesco Rocca si trovavano a Gaza il sottosegretario della FICR, Walter Cotte e il Presidente della PRCS Younis Al Khatib.A Beit Hanoun, la città a nord-est di Gaza, Rocca ha incontrato i volontari della Mezzaluna Rossa Palestinese. “Beit Hanoun – ha detto il Presidente CRI – è del tutto abbandonata. Strade deserte e tanta distruzione ne fanno una città fantasma”. Rocca e il team della Federazione hanno quindi proseguito la visita a Gaza presso gli ospedali di Shifa, di Al Quds e in alcune scuole dell’UNRWA dove ci sono i centri di supporto psico-sociale per bambini e famiglie che la Croce Rossa Italiana sostiene da anni sul territorio. “Nella Striscia di Gaza la situazione è al collasso. Lavoriamo – ha detto Rocca per rispondere alle necessità di sopravvivenza della popolazione civile. C’è bisogno di tutto. Mancano acqua, elettricità, medicine. Soprattutto sarebbe urgente interrompere le ostilità e consentire l’accesso degli aiuti umanitari in maniera continua, non a singhiozzo, altrimenti la situazione umanitaria già drammatica è destinata solo a peggiorare. La Federazione Internazionale ha lanciato un appello per raccogliere 30 milioni di euro per  far fronte alle necessità primarie della popolazione, soprattutto di rifugiati e sfollati”. 

  

Volontari della Mezzaluna Rossa Palestinese
Volontari della Mezzaluna Rossa Palestinese a Gaza @PRCS

I volontari della Mezzaluna Rossa Palestinese nella Striscia di Gaza sono circa 2000 e la PRCS coordina le operazioni di soccorso dalle sedi operative di Ramallah, Hebron, Gaza. Dall’inizio della crisi la Mezzaluna Rossa Palestinese è in prima linea nelle attività di soccorso e assistenza, e ha aumentato al massimo la propria capacità di risposta ai bisogni delle persone colpite nelle aree dei territori palestinesi occupati. Le unità di gestione delle catastrofi, i servizi medici di emergenza, gli addetti alla logistica lavorano tutti insieme per rispondere all’emergenza. La PRCS ha soccorso migliaia di  feriti in Cisgiordania e ha evacuato quasi 5.000 civili a Beit Hanoun, Beit Lahiya, Abasan, Alqararah, JuHer al Deik e Al Shujaiyah. Sono stati distribuiti a oltre 16mila famiglie rifugi e generi non alimentari come coperte, materassi, kit da cucina e kit igienico-sanitari. Gli ospedali della PRCS a Gerusalemme, Hebron e Gaza continuano a curare i feriti e i presidi medici di base nel sud della Cisgiordania sono sempre in allerta. In Palestina sono stati uccisi due volontari della PRCS mentre svolgevano la loro attività di soccorso. “Condanniamo – ha sottolineato Rocca – tutti gli atti di violenza contro gli operatori umanitari, atti che violano la protezione accordata al personale e ai volontari della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa secondo il Diritto Internazionale Umanitario. Ribadiamo con forza che tutti gli attacchi contro persone e obiettivi civili sono proibiti e invitiamo le parti coinvolte al rispetto delle regole”.

  

          

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