Ebola, il Segretario Generale della Federazione di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR) rilancia l’appello per un'azione efficace e urgente che possa fermare l’epidemia. Il tempo è essenziale

Un paziente affetto da Ebola
@Erin Law/FICR

Dopo due settimane dalla mia visita in Guinea e Sierra Leone, la situazione continua a peggiorare, e non si vede una fine. Per contrastare fortemente  questa crisi, abbiamo bisogno di una coraggiosa e urgente risposta sostenuta da tutti i settori coinvolti – i governi, la comunità internazionale, le organizzazioni umanitarie, media e partner aziendali. Abbiamo bisogno di questa risposta ora. Le società nazionali della Croce Rossa e i nostri volontari sono stati in prima linea fin da quando l’epidemia si è sviluppata sei mesi fa, e noi oggi siamo testimoni del lento e costante peggioramento della situazione. Più di 1.900 persone sono morte finora; speranza e ottimismo sono stati minati. Negli ultimi mesi più di 1.700 volontari della Croce Rossa stanno lavorando duramente, assistendo persone, seguendo coloro che sono stati a contatto con i pazienti, fornendo supporto psicologico, facendo educazione preventiva nelle comunità. La loro abilità però è arrivata al limite e sono letteralmente esausti. Paura, malintesi, più il carico di stigmatizzazione del fenomeno hanno creato un circolo vizioso che impedisce una risposta efficace a livello comunitario. Questo ciclo può essere spezzato solo con una mobilitazione sostenuta da tutti noi, in stretta collaborazione con le comunità colpite. Una risposta efficace richiede due elementi. In primo luogo, questa battaglia è impossibile da vincere se non riusciamo a sfatare i miti sull’Ebola nelle comunità e a livello nazionale e internazionale. Dobbiamo essere più efficaci nella nostra promozione di precauzioni e comportamenti che non mancheranno di tenere le persone al sicuro e fermare la diffusione della malattia. L’ignoranza porta al panico o alla paralisi. Non possiamo permettercelo.In secondo luogo dobbiamo incoraggiare, ispirare e consentire una risposta nazionale e internazionale a questa epidemia per contrastare questa sfida senza precedenti. Nessuno da solo può fare la differenza in questa operazione, ma insieme siamo in grado di invertire la tendenza.

  

Operatori sanitari al lavoro per Ebola
@Erin Law/FICR

Gli stessi volontari della Croce Rossa provengono dai villaggi che sono nel cuore della crisi e stanno affrontando l’Ebola ogni giorno. Un solido legame di fiducia permette loro di lavorare all’interno della comunità. Hanno la conoscenza locale per dissipare le paure, le voci e i miti che circondano questa malattia. Possono andare in comunità dove in precedenza le strade sono state bloccate e dove sono stati rifiutati gli interventi medici; le comunità adesso stanno permettendo ai volontari di seppellire i loro morti in tutta sicurezza e con dignità, nonostante la mancanza di riti cerimoniali. La FICR supporta pienamente e rilancia l’appello di Medici Senza Frontiere/Doctors Without Borders lanciato  alla comunità internazionale per implementare urgentemente strutture necessarie per rispondere efficacemente all’epidemia. Vi è anche la necessità urgente di intensificare e di sostenere i nostri sforzi per migliorare la comunicazione del rischio e la sensibilizzazione di massa a livello di comunità. Noi – insieme – dobbiamo abbinare la nostra risposta alla gravità dell’epidemia nei paesi colpiti e ampliare le misure di prevenzione e di preparazione nei paesi vicini. Abbiamo bisogno di più persone, più fondi, più risorse. E ne abbiamo bisogno adesso. In due settimane la crisi è diventata più pressante. Il tempo è essenziale se vogliamo controllare e contenere Ebola.

  

          

Categorie: News

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