Donne e bambini svantaggiati nell'accesso ad una salute equa per tutti
Un’ampia coalizione umanitaria il 29 novembre a Ginevra ha pubblicato un rapporto per fare appello alla rimozione delle barriere ai servizi sanitari. “Eliminare le ineguaglianze sanitarie: ogni donna e ogni bambino contano”, è il titolo del rapporto della FICR e del Partenariato per la salute materna, del neonato e del bambino (PMNCH), che dipinge un quadro desolante delle ineguaglianze sanitarie globali. Il rapporto si concentra su donne e bambini non solo perché molti di essi soffrono di stenti eccessivi, ma anche perché le donne sono strumentali per il miglioramento della salute dei propri figli, famiglie e comunità.L’argomento è stato affrontato nel corso della 31a Conferenza Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa a Ginevra il 29 novembre.”Le donne, le madri e le adolescenti sono troppo spesso soggette a stigma e discriminazione, e all’accesso negato alle cure sanitarie. In alcuni paesi è richiesto loro di avere un permesso da parte del marito o della famiglia per avere accesso ai servizi sanitari come le cure relative alla salute sessuale e riproduttiva. I volontari su base comunitaria possono raggiungere queste persone ritagliando una risposta adeguata al loro specifico contesto. Questo funziona anche nei luoghi più impensabili in tutto il globo, come descritto in uno studio di settore nel rapporto” ha detto Matthias Schmale, Sottosegretario Generale della FICR.Carole Presern, Direttore del PMNCH, ha aggiunto che “L’impegno politico è essenziale per superare le barriere economiche e sociali fondamentali che impediscono a tante donne e bambini di avere accesso all’assistenza alla quale hanno diritto. La Strategia Globale per la Salute delle Donne e dei Bambini, promossa dal Segretario Generale delle Nazioni Unite nel 2010, ha riconosciuto fermamente che ridurre la mortalità materna e infantile e raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio è fondamentalmente una sfida politica e non tecnica. “Dobbiamo muoverci in fretta ed essere credibili per questi impegni, ma il messaggio dei diritti umani ha una forte risonanza”.Storie sulle ineguaglianze sanitarie si ripetono ogni giorno e qui ne abbiamo un desolante elenco:A una donna sieropositiva e che ha riportato ustioni gravi sull’85% del corpo è stata rifiutata assistenza in molti ospedali. Un giovane padre muore per un’infezione ai denti perché non può pagare le cure, ricordandoci l’importanza della salute orale e il numero di persone che non hanno accesso all’assistenza sanitaria. I tossicodipendenti in alcuni luoghi sono imprigionati insieme in edifici a due piani per resistere all’agonia dell’astinenza. Questo è solo il primo passo di un approccio duro e coercitivo al trattamento della tossicodipendenza. Ancora una prova scientifica che il programma di riduzione del danno funziona.I bambini nati in aree rurali o quartieri urbani degradati, bambini nati da madri con bassi livelli di educazione, e bambini nati da famiglie a basso reddito stanno peggio di altri. Per esempio, da una selezione di paesi dove i dati sono disponibili in Africa, Asia e nelle Americhe, un bambino nato nel 20 per cento di famiglie più sane ha più del doppio di probabilità di arrivare all’età di cinque anni rispetto alle famiglie in aree urbane. In Europa, si osservano trend simili: i tassi di mortalità sotto i cinque anni sono almeno 1.9 volte più alti tra il 20 per cento più povero che tra il 20 percento più ricco delle famiglie.