Croce Rossa Italiana: non esistono immobili “in nero” o “scomparsi”
I 154 immobili di cui report denuncia la mancanza erano nei file gia’ in possesso della redazione del programma di Rai 3. La dichiarazione dei redditi della CRI e’ regolare
Nella trasmissione di Report andata in onda domenica 5 dicembre su Rai Tre fra le altre cose (già chiarite in una nota sul sito, riportata in fondo al testo) si faceva menzione a ben 154 immobili dichiarati fiscalmente dalla CRI ma assenti dal file che specifica l’anagrafe immobiliare dell’ente. L’informazione è errata. Ecco perché: Il dato che la CRI ha fornito alla redazione di Report il 10 novembre 2010, alle 13,44, con file allegato denominato Patrimonio_GImi_28_10_2010.xls (formato Microsoft Excel 2003) contiene due fogli di lavoro, rispettivamente “Fabbricati” e “Terreni” ai quali corrispondono 834 fabbricati (e non 835 come sostenuto da Report, in quanto la prima riga del foglio “Fabbricati” del file Excel inviato è stata utilizzata per indicare la descrizione dei dati in esso contenuti) e 606 terreni (e non 607, in quanto la prima riga del foglio “Terreni” del file Excel inviato è stata utilizzata per indicare la descrizione dei dati in esso contenuti) iscritti alla data del 28 ottobre 2010; La conduttrice si è limitata a leggere il dato n. 835 “Fabbricati”, peraltro errato, trascurando di “aprire” il foglio “Terreni” e, pertanto, non accorgendosi che in “Terreni” risultano inseriti sia i terreni, ammontanti a n. 463 cespiti, che i n. 144 fabbricati aventi tipologia uffici. I 154 fabbricati dispersi sono invero collocati nel numero di 144 tra i cespiti aventi tipologia di ufficio ricompresi nell’elenco del 28 ottobre 2010 nel foglio “Terreni” e i restanti dieci cespiti sono la risultante delle variazioni dinamiche effettuate periodicamente attraverso le visure catastali. La spiegazione è implicita nella natura dinamica dell’anagrafe patrimoniale laddove la variabilità è connessa a frazionamenti, cambi di destinazione d’uso, inserimenti, cancellazioni, modifiche. “Chiunque – dichiara il Commissario Straordinario della Croce Rossa Francesco Rocca – dichiara il falso al riguardo, si assume le conseguenze penali e civili delle sue dichiarazioni. Lungi da noi mettere in discussione la professionalità e la meticolosità dei giornalisti di Report, ma una lettura un po’ più attenta avrebbe evitato di riportare dati così palesemente distorti. In realtà l’anagrafe patrimoniale, che prima non esisteva, è uno dei traguardi raggiunti da questa amministrazione. Sappiamo che esiste un patrimonio per troppo tempo abbandonato e il nostro obiettivo è proprio quello di valorizzarlo. La Croce Rossa è come un malato, ma in via di guarigione, il lavoro di risanamento in corso da circa due anni è enorme e viene portato avanti quotidianamente con il massimo impegno di tante persone oneste proprio per il rispetto dovuto al lavoro delle migliaia di volontari e operatori che sicuramente meritano una Croce Rossa che torni ad essere protagonista. Certo, il lavoro potrà dirsi concluso solo con la emanazione dei previsti strumenti normativi che ci consentiranno di avere una Croce Rossa al passo con i tempi.” Al termine della puntata di Report andata in onda su Rai 3, la Croce Rossa Italiana vuole puntualizzare e sottolineare alcuni aspetti al fine di fare chiarezza sull’operato dell’Associazione: 1) Vicenda Sise: proprio grazie all’attuale Commissario della Croce Rossa Italiana la vicenda Sise è emersa ed è stata denunciata alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti. Inoltre è stata chiusa questa pagina nera della storia della Croce Rossa Italiana ed è stata revocata dal Commissario straordinario Francesco Rocca la medaglia d’oro a Guglielmo Stagno D’Alcontres. 2) Centri di mobilitazione: con un’ordinanza commissariale firmata da Rocca è stato stabilito, nell’ambito della razionalizzazione delle spese e alla luce del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 inerente il “Codice dell’ordinamento Militare” pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’8 maggio 2010 e entrato in vigore ad ottobre 2010, la soppressione degli Uffici Personale e Mobilitazione distaccati (UU.P.M.) del Corpo Militare della CRI di Trieste, Ancona, Perugia (Assisi) e Catanzaro. 3) Pacchi abruzzesi: i pacchi dono ‘Giostyle’ di cui si è parlato durante la trasmissione sono stati inviati dal commissario regionale CRI Maria Teresa Letta ai donatori del centro sangue dell’Aquila. Tali donatori sono essi stessi terremotati. Volontari, quindi, colpiti dal terremoto che hanno continuato con il loro impegno come si legge perfettamente nel biglietto scritto dal commissario regionale. Quindi, la destinazione originaria dei pacchi è stata rispettata. 4) Haiti: la Croce Rossa Italiana è intervenuta all’interno del sistema di risposta alle emergenze (ERU) della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Il compito specifico della Croce Rossa Italiana era proprio quello di fornire acqua, cibo e servizi a tutti i volontari e operatori della Croce Rossa Internazionale che tutti i giorni operano ad Haiti. Il servizio non ha mostrato tutte le altre Eru, come il primo ospedale da campo dispiegato ad Haiti, proprio di Croce Rossa, all’interno dell’ospedale civile di Port-au-Prince. Chi ha donato i propri soldi alla Croce Rossa Italiana lo ha fatto perché sicuro di darli ad un’organizzazione che opera in emergenza a livello globale: esattamente quello che sta facendo la CRI dai primi giorni dopo il terremoto. 5) Bilanci: l’ultimo bilancio chiuso e approvato da questa amministrazione ufficialmente non è quello del 2004, ma quello del 2005, così come quello del 2006 è stato già consegnato nel mese di settembre al collegio dei revisori ed al magistrato della corte di conti e si è in attesa della relativa approvazione, disposta la quale si procederà all’invio del bilancio 2007. Giova infatti ricordare che per i consuntivi si deve attendere l’approvazione dell’anno precedente. 6) Ciak Servizi Srl: a proposito di quanto detto dalla conduttrice di Report, Milena Gabbanelli, in chiusura della puntata televisiva di domenica 5 dicembre 2010 riguardo alla “Ciak Servizi Srl”, si precisa quanto segue: La Ciak Servizi Srl non svolge alcuna attività di compravendita immobiliare, ma gestisce esclusivamente da oltre 10 anni una unica unità immobiliare sita in Roma, sede dello studio legale di cui ha fatto parte l’avvocato Francesco Rocca fino al 2003. Ogni altra ricostruzione o illazione è da considerarsi pretestuosa e diffamatoria.