#CRIdalVIVO Anna Matteoni: “Il nostro obiettivo è far tornare alla vita Pievebovigliana”
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Le scosse di terremoto del 26 e del 30 ottobre hanno colpito anche il piccolo borgo di Pievebovigliana, in provincia di Macerata. Anche qui, Croce Rossa è stata impegnata sin dalle fasi iniziali dell’emergenza. Anna Matteoni è la vicepresidente del Comitato CRI di Pisa e, insieme a tanti volontari toscani e non, ha seguito passo dopo passo l’evoluzione delle attività svolte.“Al momento – racconta – stiamo proseguendo le operazioni di assistenza della popolazione. La vita, qui a Pievebovigliana, è ormai concentrata nel complesso degli impianti sportivi, dove c’è la scuola, gli uffici comunali e la cucina di Croce Rossa. Gli abitanti del comune non si fermano da noi per la notte, poiché sono stati quasi tutti trasferiti in alberghi sulla costa. Tuttavia, in molti durante il giorno tornano in paese, dove noi predisponiamo tutto l’occorrente per aiutarli nelle attività quotidiane. La nostra cucina sforna circa 250 pasti quotidiani e, tre volte a settimana, curiamo anche il servizio mensa per gli alunni delle scuole”. Sempre nei pressi del palazzetto dello sport, infatti, sono state attivate la scuola materna, la scuola primaria e la scuola media. Ed è proprio la presenza di numerosi bambini che rende la ludoteca uno dei servizi più richiesti ed apprezzati dalla gente. “Nella ludoteca – prosegue Anna Matteoni – ospitiamo almeno una trentina di bambini al giorno, ai quali offriamo momenti di svago ed intrattenimento”.
L’obiettivo principale, adesso, è quello di far tornare a vivere il paese. Un traguardo possibile anche grazie all’arrivo del modulo sanitario. “Vogliamo che Pievebovigliana possa ripartire al più presto – spiega – e che tutte le attività produttive che ora sono chiuse tornino a nuova vita. Crediamo che l’arrivo di questo modulo sanitario, che consente al medico di base di poter effettuare visite ogni giorno e in tutta comodità, rappresenti un grande passo verso questo processo di ri-urbanizzazione del territorio. Inoltre, già prima dell’arrivo di questa nuova stazione, abbiamo predisposto un modulo farmacia ed un punto in cui effettuare prestazioni infermieristiche per gli anziani.Il modulo sanitario di Pievebovigliana, uguale a quelli consegnati a Pieve Torina e Fiastra nei giorni scorsi, fa parte dei 23 ambulatori medici – donati dalla Croce Rossa Italiana grazie alla solidarietà degli italiani – che saranno collocati nei paesi colpiti dal sisma. “Per fine settimana arriveremo a consegnarne 10 – racconta Lisa Fantozzi, project manager CRI per la ricostruzione del Centro Italia – Serviranno ad ospitare servizi di medicina generale, prelievi, pediatria, uffici per la salute pubblica”.
A Pievebovigliana arrivato modulo sanitario #CroceRossa: sarà ambulatorio medico per assistere persone colpite dal sisma. #UnItaliacheaiuta pic.twitter.com/CrXm6UdfLO
— Croce Rossa Italiana (@crocerossa) 13 dicembre 2016
Le attività commerciali di Pievebovigliana, fatta eccezione per il forno, sono chiuse. Per questo è stato necessario attivarsi per garantire a tutti la possibilità di rifornirsi. Dice Anna: “Oggi il supermercato di Pievebovigliana siamo noi. Possiamo contare su un magazzino che mettiamo a disposizione dei cittadini e dei loro bisogni. I rifornimenti ci arrivano dal Polo Logistico di Avezzano, ma abbiamo anche fatto affidamento su Sarnano e Pieve Torina. Nella zona abbiamo 10 famiglie, per lo più composte da allevatori, che a causa del loro lavoro non possono spostarsi e venire fino a qui: a loro pensiamo direttamente noi, raggiungendoli a casa due volte a settimana e consegnando viveri e beni di prima necessità”.Quale altra attività è stata condotta per assistere la popolazione? “Siamo presenti con 22 volontari e ci occupiamo di tutto, dalle cose più piccole alle realizzazioni più elaborate. Ad esempio, abbiamo da poco terminato la costruzione di un passaggio in legno, coperto, per collegare scuola materna e ludoteca con il palazzetto dello sport: un modo per facilitare il transito dei bambini. Rimarremo qui fino a quando ci sarà bisogno di noi – conclude Anna Matteoni – organizzando iniziative di aggregazione e continuando ad assistere al meglio le persone”.
Per approfondire le attività della CRI in sostegno delle popolazioni colpite dal sisma clicca qui