Corigliano (CS), sbarcati 360 migranti dal mercantile Ezadeen. La Croce Rossa è intervenuta con 40 operatori e 6 ambulanze
E’ arrivato nella tarda serata del 2 gennaio al porto di Corigliano Calabro (CS), il mercantile Ezadeen con 360 migranti siriani a bordo, tra i quali ci sono 74 bambini e 43 donne, di cui 4 incinte e una con gravidanza a termine, abbandonato alla deriva dall’equipaggio durante la navigazione al largo di Capo di Leuca nel Mar Jonio. A circa 80 miglia da Crotone nel pomeriggio del 1° gennaio sono scattati i soccorsi coordinati dalla Guardia Costiera, che nella mattinata del 2 gennaio è riuscita con un elicottero dell’Aeronautica Militare a calare a bordo del cargo 6 uomini in grado di riprenderne la guida. L’imbarcazione, battente bandiera della Sierra Leone, priva di carburante e senza energia elettrica, è stata trainata a Corigliano da una nave islandese dell’operazione Triton. Si tratta della terza emergenza in mare nel giro di pochi giorni, dopo la tragedia della Norman Atlantic e della Blu Sky. A Corigliano la Croce Rossa Italiana è intervenuta sul posto, su attivazione della Prefettura di Cosenza, con 40 fra volontari e operatori, 6 ambulanze tra cui un mezzo fuoristrada, alcune autovetture. Sulla banchina la CRI ha atteso l’arrivo della nave predisponendo, insieme alle altre istituzioni, il dispositivo di intervento sin dalla mattinata; è stato impegnato personale della Croce Rossa di Cosenza, Acri, Rossano, Corigliano e Guardia Piemontese, Mirto. La CRI ha allestito 3 gazebo per la prima accoglienza e la distribuzione di generi di prima necessità, tra cui centinaia di coperte, bevande calde e cornetti farciti. La Croce Rossa si è inoltre attivata per l’intrattenimento con giochi dei bambini. E’ stato predisposto dalla ASP di Cosenza un PMA (Posto Medico Avanzato) presso il quale erano presenti anche un medico e 5 operatori CRI. I migranti erano nel complesso in buone condizioni di salute. Alcuni presentavano sintomi di ipotermia e patologie legate ai disturbi del viaggio, nausea e spossatezza. Al termine dello screening sanitario i migranti sono stati condotti nelle strutture di accoglienza previste.