Caltanissetta, a teatro per comprendere il rispetto e la tolleranza

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E’ stata una grande lezione di vita – civile, giuridica, sociale – quella che gli spettatori hanno avuto modo di cogliere mercoledì 12 giugno presso il Teatro Bouffremont di Caltanissetta, seguendo gli episodi proposti da un lavoro teatrale originale e innovativo nei modi, nel linguaggio, nell’espressione artistica: “Le mille e una notte del diritto”, inscenato dalla Scuola Forense Nissena, il cui ricavato sarà interamente devoluto alla Croce Rossa Italiana di Caltanissetta. Lo spettacolo, liberamente ispirato alla famosa raccolta di racconti orientali con protagonisti l’emiro Shahryàr e l’affascinante Shahrazàd, ha affrontato un tema di grande attualità e di forte impatto sociale: la violenza sulla donne, oggi drammaticamente diffusa da oriente a occidente. L’allestimento ha visto impegnati circa ottanta tra avvocati e magistrati, guidati dall’abile regia di Emanuele Limuti, con la consulenza preziosa di Francesca Fiandaca. I vari episodi, che hanno spaziato dall’infibulazione alla lapidazione all’uso del burka, sono ambientati nella Caltanissetta del X secolo governata dagli Arabi, che furono cultori delle scienze matematiche, raffinati pensatori, amanti del bello, geniali nella tecnica idraulica. Che tale popolo avesse fatto del Diritto uno strumento di moderazione e tolleranza, è testimoniato dall’emiro Shahryàr che, interpretando con lungimiranza la legge, insegna come da comportamenti ritenuti offensivi e lesivi della moralità pubblica, si possa trarre spunto per ripensare usi e costumi cementati da inveterate consuetudini. Non è privo di significati il gesto simbolico della scrittrice libanese Joumana Haddad, ospite della serata e paladina dei diritti della donna araba, che, a conclusione dello spettacolo, uccide  – strozzandola – Shahrazàd per quello che di negativo lei incarna: la sottomissione priva di razionalità, l’ossequio acritico alla tradizione, la soggezione al maschio e alle sue “leggi”.La comprensione tra i popoli, la condanna di quella violenza che di frequente lede i diritti umani e, particolarmente, il diritto della donna alla parità di genere e alla sua libera espressione, sono temi e obiettivi assai cari anche alla Croce Rossa, che li persegue già da 150 anni. Il sodalizio tra il Consiglio dell’Ordine nisseno degli avvocati e la CRI di Caltanissetta consentirà che il ricavato della vendita dei biglietti possa essere utilizzato per fronteggiare i bisogni dei numerosi assistiti che all’Ente si rivolgono. La Presidente del Comitato Provinciale nisseno, dott.ssa Silvia Capri, ha ringraziato gli organizzatori anche a nome dei circa 200 volontari, che operano a vario titolo sul territorio e che sono quotidianamente impegnati, in relazione alle proprie abilità e attitudini, ad alleviare le sofferenze e i disagi dei soggetti deboli. 

  

  

             

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