Assalto a sede CRI Roma, Rocca: “In CIE siamo garanzia di umanità. L'Unione Europea ci lascia soli”.

(ANSA) “La presenza della Croce Rossa nei Cie è garanzia di umanità, che è il primo dei principi su cui si fonda l’associazione. Per questo l’aggressione di stamattina al Comitato provinciale di Roma e’ un evento desolante, su cui spero la magistratura possa presto fare luce”: lo ha affermato il Commissario straordinario della Cri, Francesco Rocca, in seguito all’assalto compiuto oggi da ignoti alla sede del Comitato Provinciale della Croce Rossa di Roma. ”I Cie – prosegue Rocca – devono poter utilizzare spazi più ampi. Non si può pensare di aumentare il periodo di permanenza nei centri fino a 6 mesi e lasciare le cose come stanno. Il problema dell’immigrazione è considerato una questione italiana o spagnola. L’Unione Europea deve farsi carico di questa gente invece di lasciare sole le istituzioni italiane”. “Nei Cie la Croce Rossa dà assistenza sanitaria e da mangiare. C’è una condizione di sofferenza ma non e’ certo colpa nostra: noi cerchiamo di migliorare la condizione degli immigrati in attesa di identificazione. Tanto meno siamo complici di chissà quali torture”. “C’è una regia a livello nazionale, siamo oggetto di aggressioni continuate a Trento, a Torino, ora a Roma. I nostri operatori – conclude – vanno a finire su internet con nomi, cognomi e indirizzo di casa. E’ inammissibile per un ente umanitario che lavora per il prossimo”.

  

 

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