Anzio, svolte con successo le giornate CRI di prevenzione dell'aneurisma dell'aorta addominale

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Sabato 14 e domenica 15 settembre si è svolta in piazza Garibaldi ad Anzio una manifestazione di prevenzione sanitaria per lo screening dell’aneurisma dell’aorta addominale. L’evento è da inquadrare nell’obiettivo 2020 della CRI “Tuteliamo e proteggiamo la salute e la vita”. L’aneurisma dell’aorta addominale è una dilatazione anomala e asintomatica dell’arteria aorta nel tratto addominale, che, nella maggior parte dei casi, porta alla morte, in quanto avvertita solamente al momento della rottura improvvisa del vaso sanguigno e della conseguente emorragia. La diagnosi si effettuata con ecografia addominale, un esame che dura pochi minuti. Negli USA ogni anno muoiono circa 15.000 persone a causa della rottura di un aneurisma dell’aorta, per lo più uomini (la differenza tra sesso maschile e femminile è di 4-6 a 1), prevalentemente intorno ai 70 anni di età, con un’altissima differenza tra fumatori e non fumatori (8 a 1) e una mortalità del 70-95%. Il progetto è nato da un’idea del volontario Claudio Sorrentino del Comitato di Anzio-Nettuno-Ardea, dopo aver scoperto casualmente in un’ analoga manifestazione di soffrire di questa patologia e dopo aver subìto l’intervento nei primi giorni di gennaio. Il progetto è stato subito avallato dal presidente del Comitato Locale, Mario Tontini, dalla Direzione sanitaria nazionale della CRI, che ha accolto immediatamente la richiesta di dare in prestito il laboratorio medico mobile e dal Servizio emergenze, che ha messo a disposizione una tenda. Hanno aderito all’iniziativa i sanitari Andrea Simoni, medico d’urgenza e Direttore Sanitario Regionale CRI Sardegna e Amelia Contini, medico d’urgenza dell’Ospedale San Salvatore, L’Aquila. E’ iniziato, inoltre, un importante sodalizio con gli Ospedali Riuniti di Anzio e Nettuno – in particolare, con la dottoressa Daniela Accoroni e col dott. Blasi, Direttore della U.O.C. di Radiologia, che ha fornito le apparecchiature ecografiche – in vista anche di future collaborazioni.

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Molto confortanti i risultati dell’evento, che ha visto una notevole presenza di volontari. Sono state eseguite 480 ecografie, con un costo approssimativo, grazie anche agli sponsor, di circa 400 euro contro i 24.000/29.000 euro del costo commerciale dello stesso numero di ecografie presso strutture abilitate. Somma che è stata fatta risparmiare tanto alle singole persone quanto al servizio sanitario regionale. Dalle ecografie effettuate sono emersi 19 aneurismi (3,96%) di varie entità, di cui 13 (2,71%) sono state prime diagnosi, cioè pazienti che non ne erano a conoscenza. Centrato in pieno, dunque, l’obiettivo della manifestazione relativo alla prevenzione. Il gruppo di lavoro che ha preparato e realizzato con grande impegno l’evento, composto da Achille Clavari, Rita Ferrari, Marinella Olivieri, Vittorio Piacentini e Claudio Sorrentino, mette a disposizione la propria esperienza per trasmetterla a chi volesse intraprendere un progetto analogo.

  

             

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