(Ansa) Libia: Croce Rossa, ordigni inesplosi minacciano civili

(Ginevra – Gli ordigni inesplosi ed altri residuati bellici costituiscono una “seria minaccia” per i civili in Libia, a Sirte e Bani Walid in particolare. Lo ha affermato il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr), che ha lanciato una campagna per informare le popolazioni sui pericoli. “Ci sono già state diverse vittime confermate a Sirte, tra cui una bambina di otto anni che ha perso il braccio giocando con un ordigno esplosivo”, ha detto Guy Marot, esperto del Cicr citato in un comunicato. Il personale del Cicr è al lavoro a Sirte per mettere cartelloni pubblicitari e distribuire volantini e manifesti sui rischi degli ordigni esplosivi. La Croce Rossa procederà ad operazioni di bonifica a Sirte e Bani Walid, concentrandosi sulle aree contaminate che rappresentano la maggiore minaccia per i civili. Dallo scorso mese di marzo, precisa il comunicato, il Cicr ha già rimosso quasi 1.400 granate, proiettili ed altri residuati bellici a Bengasi, Agedabia, Misurata, Brega, Ras Lanuf e le montagne Nefusa. Inoltre la Croce Rossa ha formato oltre 100 volontari della Mezzaluna Rossa libica ai metodi di sensibilizzazione della popolazione ai pericoli.Il Cicr sottolinea che per rimuovere la minaccia posta dalla presenza in Libia di residuati bellici inesplosi ci vorranno tempo e risorse, nonché il coordinamento di numerosi partner, come la Mezzaluna Rossa libica ed altre organizzazioni umanitarie coinvolte nella lotta contro le mine.Con la fine dei combattimenti e la caduta del regime di Gheddafi, il Cicr resta attivo nel paese nordafricano. Tra le sue priorità ci sono l’accesso alle persone detenute e recentemente arrestate e l’identificazione dei corpi. (ANSA).

  

  

          

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