Alluvione a Settimo Torinese, 16mila sfollati. Ma è solo un'esercitazione della Croce Rossa

Un’alluvione, l’evacuazione di 16mila cittadini e una grande mobilitazione di operatori e volontari della Croce Rossa Italiana. Per fortuna si tratta solo di un’esercitazione che ha preso il via ieri, 10 aprile, a Settimo torinese e che coinvolgerà anche i comuni limitrofi di Leinì, Mappano, San Mauro, Gassino e Castiglione torinese, simulando tutti gli eventi e le criticità di un’alluvione, come quella che nel 2000 mise in ginocchio tutto il Nord Ovest.L’obiettivo è di mettere “alla prova” il Centro cottura, una grande struttura in grado di fornire, in caso di emergenza, dai 60 agli 80mila pasti al giorno, e che per le sue dimensioni richiede diversi giorni di allestimento. Per questo motivo si è reso necessario organizzare un’esercitazione lunga che coinvolgerà circa 100 persone tra operatori e volontari provenienti da tutta Italia, dai C.I.E. (centri intervento ed emergenza) e dal Polo logistico di Avezzano fino al 24 aprile. Il Centro cottura sarà allestito presso il Centro polifunzionale Fenoglio a Settimo Torinese.Per la prima volta però l’esercitazione della Croce Rossa non si limiterà alle strutture interne, ma coinvolgerà tutto il sistema della protezione civile nella simulazione di una grande alluvione sul territorio, con la partecipazione fattiva della Città metropolitana di Torino, del Comune di Settimo e dell’Arpa, del Com e del Coc di Settimo, e virtualmente del Ccs presso la Prefettura di Torino.Per quanto riguarda la Città metropolitana di Torino, la Protezione Civile ha allestito il Com di Settimo Torinese presso il Centro polifunzionale Fenoglio come se dovesse simulare una situazione di emergenza reale in cui non esiste alcuna infrastruttura base. In particolare è stata creata una rete wi-fi locale grazie al supporto dell’Unità mobile di telecomunicazioni e sono state installate tre postazioni fisse con relativi collegamenti a stampanti in locale. Durante tutto il corso dell’esercitazione la Città metropolitana di Torino, si occuperà dell’emissione dei bollettini di allerta meteo, di quelli relativi alle piene e di quelli di aggiornamento meteorologico, elaborati dall’Arpa Piemonte. Inoltre la Protezione Civile della Città metropolitana, si occuperà di monitorare il territorio grazie al drone (Uav) dotato di una nuovissima telecamera con sensore termico infrarosso e di fotocamera per la creazione di mappature dall’altro dell’area interessata dall’esercitazione (fotomosaicatura georeferenziata). Infine prenderà in carico le segnalazioni che giungeranno dal territorio dei comuni limitrofi per smistarle al Com di Settimo e di evadere eventuali richieste della CRI Cie-Nord-Ovest presso il centro Fenoglio.Lo scenario, che ha preso il via con i primi bollettini di allertamento già giovedì 9 aprile, prevede un’evacuazione virtuale di 16mila cittadini, 183 dei quali troveranno sistemazione presso il Centro Fenoglio. Le fasi operative sul territorio saranno simulate, mentre le fasi addestrative, di montaggio e mantenimento del Centro cottura, coordinate dalla Sala operativa nazionale della Croce rossa italiana, saranno reali. Fra venerdì 17 e sabato 18 aprile il Centro cottura sarà pienamente operativo e preparerà i pasti per gli evacuati virtuali, che verranno invece realmente distribuiti presso realtà di assistenza ai vulnerabili del territorio.Nella giornata di sabato il Centro sarà aperto agli osservatori e sarà formalmente chiusa l’esercitazione di protezione civile, mentre nei giorni successivi la Croce Rossa continuerà a lavorare allo smontaggio del Centro cottura.

  

  

              

Copy link
Powered by Social Snap