Accoglienza e inclusione sociale. Valastro (CRI): il centro “Fenoglio” di Settimo Torinese un modello virtuoso
Il vicepresidente nazionale di Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro è intervenuto oggi, al convegno “La governance delle crisi migratorie tra solidarietà e responsabilità”, organizzato dall’Università di Verona. Al centro del dibattito l’organizzazione dell’accoglienza e gli step successivi per la realizzazione di un’efficace inclusione sociale. In particolare, Valastro ha presentato, come esempio di un approccio sistemico, il Centro della Croce Rossa “Fenoglio” di Settimo Torinese. Nato da un’esperienza di recupero urbanistico di un ex cantiere TAV e attivo dal 2007, oggi si presenta come una struttura ricettiva tra le più importanti in Italia, sia in termini di numeri sia di risultati. Al suo interno, infatti, convivono diverse realtà di accoglienza, da breve a lungo termine. “Questo Centro è un fiore all’occhiello per la Croce Rossa – spiega il vicepresidente nazionale – alla luce della qualità dei servizi per gli ospiti e per la popolazione tutta, la professionalità, la preparazione degli operatori e il lavoro fatto per l’integrazione dei migranti all’interno del tessuto sociale. Si organizzano corsi di lingua italiana, formazione professionale e successivo accompagnamento per un inserimento effettivo nel mondo del lavoro. La riuscita dell’inclusione è dimostrata anche dal fatto sono molti gli ex-ospiti del centro tra le fila dei volontari di CRI, a riprova di un efficace “community engagement”. Inoltre, il Centro di Settimo è anche – ha concluso Rosario Valastro – un punto di riferimento per la comunità locale, vista la forte relazione con le istituzioni territoriali, e per le attività di emergenza: da qui sono partiti, infatti, uomini e mezzi per tutte le nostre grandi operazioni in Italia e all’estero”. Niente assistenzialismo fine a sé stesso, ma un cammino di costruzione di un progetto di vita.
