31° Conferenza Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa a Ginevra: la forza dell'azione umanitaria, il DIU e i Giovani al centro del dibattito di ieri

I presidenti di CICR (Comitato Internazionale della Croce Rossa) e FICR (Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa), Jakob Kellenberger e Tadateru Konoé, e il Presidente della Commissione Permanente del Movimento Internazionale, Massimo Barra, a Ginevra ieri hanno calorosamente accolto i 1.714 delegati venuti da tutto il mondo per partecipare alla 31° Conferenza Internazionale. I due dirigenti hanno evocato le recenti evoluzioni del contesto umanitario, riaffermato il valore dei Principi fondamentali e sottolineato l’importanza dei principali temi della sessione: il rafforzamento del Diritto Internazionale Umanitario e il Diritto relativo alle situazioni di catastrofe. “Le dichiarazioni d’intenti non basteranno mai a salvare vite e proteggere la dignità umana”, ha affermato Jakob Kellenberger. Il presidente della FICR ha invece dichiarato: “Nessuno Stato, per quanto potente, può sperare di risolvere tutti i problemi. Rafforzando le proprie Società Nazionali, i governi si dotano di mezzi per fare di più, in particolare a favore dei gruppi emarginati che sono trascurati dai servizi ufficiali”.Nella sessione di ieri si sono susseguiti numerosi interventi e testimonianze di protagonisti dell’azione umanitaria di Croce Rossa nel mondo. Tra questi il primo relatore è stato Najmuddin Helal. “Come migliaia di altri afghani – ha raccontato Helal – ho perso una gamba a causa dell’esplosione di una mina”. Ogni speranza di vita normale sembrava essere perduta per il giovane uomo che all’epoca dell’incidente aveva 18 anni, ma oggi è il direttore del centro ortopedico del CICR a Kabul. Olivier Haringanji, coordinatore dei programmi per la gioventù della Croce Rossa del Burundi, è intervenuto sul potere di trasformazione che ha l’azione umanitaria. “Sono diventato volontario quando il mio paese era caduto nella più profonda crisi sociale e politica”, ha raccontato sottolineando che l’impegno volontario aveva permesso di ricostruire la sua Società Nazionale e la solidarietà nazionale minata da anni di guerra civile.Philip Spoerri, Direttore del Dipartimento Giuridico del CICR, ha inaugurato la sessione plenaria dedicata al rafforzamento del diritto internazionale umanitario presentando un rapporto sul tema. “Il diritto internazionale umanitario permette di rispondere ai problemi posti dai conflitti armati proponendo approcci giuridici che possono cambiare radicalmente le sorti delle vittime”, ha commentato. Circa 40 delegati di Società Nazionali hanno contribuito al dibattito, esprimendo in gran parte il proprio sostegno allo studio del CICR. Alcuni partecipanti hanno sottolineato che il diritto internazionale umanitario non manca di norme, ma di meccanismi di applicazione. Altri hanno invece segnalato delle lacune nei testi esistenti. Contestualmente ai lavori dell’Assemblea ieri si è svolta una manifestazione dedicata ai giovani nell’ambito della quale i partecipanti sono stati invitati a firmare un impegno per promuovere una cultura di non violenza e di pace attraverso la diffusione dei valori e della conoscenza. René Fasel, del Comitato Internazionale Olimpico, era presente all’incontro. “Lo sport è un mezzo eccellente per diffondere i valori tra i giovani”, ha affermato Fasel. La musica e l’arte sono stati altrettanto citati come potenti strumenti di sensibilizzazione. Charlotte Tocchio, formatrice di giovani, ha sottolineato che il processo di creazione e scambio di idee è importante quanto il prodotto finale. Jaslin Salmon, Vice presidente della Federazione Internazionale, ha rivolto un invito a sfruttare l’energia dei giovani per promuovere una cultura della non violenza e della pace.

  

  

          

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