21 Marzo – Giornata Internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale
“Il 21 Marzo è la Giornata Internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale”. Le Nazioni Unite hanno istituito questa giornata nel 1966 in memoria del massacro di Sharpeville in Sud Africa avvenuto il 21 marzo 1960: durante una manifestazione pacifica contro un decreto governativo che prevedeva l’istituzione di un “lasciapassare” per i neri (con regolare impiego lavorativo) nelle aree riservate ai bianchi, la polizia sudafricana represse la folla in modo violento, uccidendo 69 persone. Oggi la discriminazione razziale sta tornando ad essere dilagante, rendendoci quasi incapaci di riconoscerla (persino in noi stessi) e di attuare comportamenti che la contrastino. Sempre più frequentemente atteggiamenti discriminatori sono ormai considerati nella “norma” e la legittimazione di questi comportamenti a livello istituzionale e politico è ormai realtà in diverse parti del mondo.La responsabilità che abbiamo è di essere esempi di comportamenti culturali positivi e dei Valori Umanitari che il nostro emblema evoca in modo così forte in tutto mondo. Come realizzare tutto ciò? Con la determinazione di non estraniarsi nel momento in cui siamo coinvolti in maniera diretta o indiretta in una dinamica di pregiudizio, stereotipo o esclusione. Nessuno di noi può permetterselo! Perchè tutti abbiamo il diritto e il dovere di agire in primis sui nostri comportamenti così da influenzare quelli degli altri. Il nostro impegno per la diffusione dei Valori umanitari verso le nostre comunità, con particolare attenzione alle nuove generazioni, mira, attraverso l’educazione, a trasformare i Principi Fondamentali e i Valori Umanitari in abilità precise, a stimolare il pensiero critico verso fenomeni complessi, a valorizzare le differenze, ad aumentare la resilienza personale e ad accrescere la capacità di ascolto e di mediazione; questi sono solo alcuni dei grandi obiettivi che ci proponiamo di raggiungere grazie ai progetti diffusi sul territorio.La nostra risposta quotidiana alla discriminazione deve essere rivolta con particolare attenzione alle scuole, centri educativi per eccellenza, ma che oggi vivono una solferino in termini di fenomeni di discriminazione, ed è nelle solferino del 2017 che siamo chiamati ad agire.Consapevoli che oggi siamo solo una singola voce in contrasto ad un fenomeno enorme, ci poniamo l’obiettivo di farla diventare una voce forte, compatta e in sinergia con le singole voci della nostra società, rendendola credibile attraverso l’adozione di comportamenti che testimoniano un’associazione ed una gioventù integra, responsabile ed in grado di dimostrare cosa significa ancora oggi, essere esempi viventi di Umanità.”Gabriele BellocchiRappresentante Nazionale dei GiovaniVice Presidente Nazionale