Ci ha lasciato il tenente colonnello Gianluigi Ragazzoni, chimico-farmacista dell’Ospedale 68 inviato in Corea

Il caporale Giovanni Rovai, il tenente Cesare Novello e  il sottotenente Gianluigi Ragazzoni all’imbarco del volo per il Giappone
Il caporale Giovanni Rovai, il tenente Cesare Novello e il sottotenente Gianluigi Ragazzoni all’imbarco del volo per il Giappone

Lo scorso 22 novembre è deceduto a Renon (Bolzano) il tenente colonnello CRI dottor Gianluigi Ragazzoni.Nato ad Alessandria il 19 aprile 1924 è stato prima allievo della Scuola Militare di Roma e successivamente dell’86° corso della Regia Accademia di Fanteria e Cavalleria di Modena, Torino e Lecce. Laureatosi in farmacia presso l’Università degli Studi di Genova, nella missione umanitaria in Corea ricoprì l’incarico di ufficiale chimico-farmacista dell’Ospedale di Croce Rossa n. 68, impiegato in quella guerra asiatica al fianco delle truppe dell’ONU, e di ufficiale di collegamento con l’Ottava Armata americana, alla quale l’ospedale fu aggregato quale unità sanitaria. Alla struttura italiana fu assegnata la responsabilità dell’assistenza della popolazione civile compresa nel triangolo Inchon-Seul-Suwon. La missione di Ragazzoni iniziò il 23 ottobre 1951, circa un mese prima che arrivasse l’ospedale italiano in Corea, quando partì alla volta di Tokio insieme al tenente commissario Cesare Novello e al caporale interprete Giovanni Rovai, per concordare con le autorità militari americane come e dove impiegare il nostro ospedale.Dopo un viaggio aereo di ben 25 giorni, intervallato da numerosi scali tecnici, i tre arrivarono in Giappone. Presso l’ambasciata italiana a Tokio istituirono un ufficio di collegamento per predisporre gli strumenti amministrativi utili al funzionamento dell’ospedale in zona operativa. I vertici militari americani imposero agli italiani di non rimanere a Pusan, città portuale della parte meridionale coreana e quindi lontano dal fronte, ma di essere dislocati a Yong Dung Po, all’epoca un sobborgo di Seul, a 18 chilometri dalle prime linee.Gli italiani allestirono l’ospedale presso una scuola elementare. Gli edifici erano due, uno riservato alla parte amministrativa, alle cucine e ai servizi e l’altro destinato al ricovero dei pazienti. All’ingresso vi era un primo ambulatorio, mentre un altro era  dislocato in un altro quartiere di Seul. La sua capacità iniziale era di 150 posti letto, poi elevata a 200, divisi fra chirurgia uomini e donne, medicina uomini e donne e pediatria. Fu operativo dal 12 ottobre 1951 al 31 dicembre 1954, oltre un anno e mezzo dopo la fine delle ostilità. Durante questo periodo presso il gabinetto radiologico, diretto da Ragazzoni, furono effettuate 4.124 scopie e 12.991 grafie.Il 28 ottobre 1952 Ragazzoni rimase ferito nei pressi di Seul durante un servizio per rifornirsi di medicinali e generi di conforto. Aerei Mig cinesi attaccarono la colonna di automezzi americani, della quale faceva parte anche lui. In seguito ai mitragliamenti, alcuni autocarri esplosero e la jeep di Ragazzoni finì in una risaia confinante con la strada. Rimase ferito unitamente al tenente Ugo Puntieri e al caporale autista Fausto Isabella. Furono ricoverati dapprima presso l’Ospedale americano 121 e successivamente presso la struttura sanitaria italiana.Dopo le relative cure, il direttore sanitario invece di rimpatriare Ragazzoni gli permise di rimanere in servizio fino al termine della missione in terra coreana.Tornato in patria aprì e diresse, con la collaborazione del figlio Achille, maggiore farmacista del Corpo Militare Volontario CRI, una farmacia a Collalbo in provincia di Bolzano.Gianluigi Ragazzoni ha ricoperto per molti anni la carica di Presidente dell’Associazione Nazionale Veterani della Guerra di Corea.I funerali si svolgeranno venerdì 25 novembre, alle ore 14.30, nella Chiesa Parrocchiale di Longomoso-Renon in provincia di Bolzano.

  

Il tenente colonnello CRI Gianluigi Ragazzoni è stato insignito delle seguenti onorificenze:

  • Medaglia di Servizio delle Nazioni Unite, rilasciata dal comando ONU in Corea il 22 luglio 1952;
  • Presidential Unit Citation conferita dal Presidente della Repubblica di Corea, Syngman Rhee, il 6 ottobre 1952, “In riconoscimento dei meriti eccezionali acquisiti con il grande lavoro svolto in aiuto delle Nazioni Unite in Corea, dal 16 dicembre 1951 al 6 ottobre 1952”;
  • Korean War Service Medal, concessa dal Ministro della Difesa Nazionale della Repubblica di Corea in data 27 luglio 1953;
  • Croce di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, conferita dal Presidente della Repubblica il 21 giugno 1960;
  • Medaglia della Campagna di Corea, rilasciata dal Ministero della Difesa della  Repubblica di Corea il 31 marzo 1962;
  • Medaglia di Bronzo al Merito della Sanità Pubblica, concessa dal Ministro della Sanità il 23 luglio 1965.
  • Croce d’Oro di anzianità di Croce Rossa per 25 anni di iscrizione al Corpo Militare;
  • Croce Commemorativa per la missione militare di pace della Forza delle Nazioni Unite in Corea, concessa dall’allora Ministro della Difesa, onorevole Giovanni Spadolini, il 23 febbraio 1985;
  • Medaglia Ambassador for Peace, rilasciata dal genereale Seok-Chu Paik, presidente dell’Associazione veterani coreani, il 14 settembre 1987;
  • Cerificate of Appreciation of Department of Defense – Korean War Commemoration Committee, con la seguente motivazione: “With deep appreciation for your outstanding service and support to the United States of America during the Korean War”, rilasciato in data 1 ottobre 2002;
  • Medaglia d’Argento al Merito della Croce Rossa Italiana, concessa dal Commissario Straordinario il 9 marzo 2004.
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