Il contributo del Corpo Militare Volontario nel sisma che ha colpito l’Italia Centrale
Alle ore 3,36 del 24 agosto una scossa sismica di magnitudo 6,0 della scala Richter, ha interessato alcune zone dell’Alto Lazio e delle Marche. L’epicentro è stato localizzato fra le località di Accumuli e Amatrice (in provincia di Rieti) e Pescara del Tronto (Ascoli Piceno) acirca 4.000 metri di profondità. A questa prima scossa, ne sono succedute altre due, rispettivamente alle ore 4.32 e 4.33 di magnitudo 5.1 e 5.3, con epicentri a Norcia (Perugia), Castelmaggiore su Nera (Macerata) e Pescara del Tronto (Ascoli Piceno).L’Ispettorato Nazionale del Corpo Militare è stato immediatamente contattato dalla Sala Operativa Nazionale (SON) per attivare la propria struttura operativa con allertamento iniziale dei propri Nuclei Operativi di Pronto Impiego, di un Nucleo Sanitario di Pronto Impiego (NSPI) completo di relativi materiali sanitari e farmaci, un Nucleo Macchine Movimento Terra e un Modulo Telecomunicazioni (TLC), con sala radio e ponti radio su shelter.Un ufficiale superiore dell’Ispettorato Nazionale è stato comandato dal Presidente Nazionale per il collegamento con Sala Italia del Dipartimento della Protezione Civile e, sulla base delle valutazioni effettuate con la Sala Operativa Nazionale, dal Centro Polifunzionale di Castelnuovo di Porto (Roma) è stato prontamente inviato allo volta di Amatrice il Nucleo Macchine Movimento Terra comprendente due terne Komatsu, con relativi mezzi di trasporto logistico, di supporto e ricognizione.Pronta è stata la risposta del personale in congedo che ha dato la propria disponibilità sia per essere richiamati in servizio con le unità del Corpo attivate che per concorrere in qualità di volontari a supporto delle squadre dei vari comitati intervenuti o attivati.Successivamente è stato inviato un autocarro APS 8×8 a supporto del Nucleo Cucina del Centro Interventi di Emergenza (CIE) della Croce Rossa Italiana, di stanza in Roma, che annovera personale del Corpo.