Lettera aperta di un Volontario CRI a Senatori e Deputati
Un flash mon organizzato a Milano il 3 dicembre 2011 in Piazza Duomo
Pubblichiamo una lettera aperta, scritta da un Volontario della Croce Rossa Italiana a Senatori e Deputati che in questi giorni hanno tra le mani la riforma dell’associazione italiana della Croce Rossa. pubblicata da Silvia Pivetti il giorno mercoledì 14 dicembre 2011 alle ore 17.22Dopo aver scritto per giorni che “Camera e Senato stanno analizzando in questi giorni il decreto di riforma della Croce Rossa Italiana. I Volontari chiedono che venga ascoltata anche la loro opinione attraverso l’audizione dei loro rappresentanti nazionali” mi sono chiesta cosa direi a questi signori se magicamente mi apparissero davanti (un po’ strettini nel mio salotto). Senatori e Deputati, il mio ragionamento parte da un dato di fatto oggettivo: voi siete sicuramente molto più preparati tecnicamente di quanto possa esserlo io sugli argomenti oggetto del decreto, almeno per il semplice fatto che io nella vita dirigo il traffico e faccio attraversare i bambini davanti a scuola mentre voi siete membri di queste commissioni parlamentari (e non farei cambio per nulla al mondo, credetemi). Però (e c’è sempre un però) io sono consapevole dell’impegno che in questi ultimi anni migliaia di volontari hanno messo nello studio della riforma di Croce Rossa Italiana. Ci siamo riuniti in ogni parte d’Italia, in piccoli gruppi o in assemblee numerose, ci siamo informati, abbiamo raccolto documenti, abbiamo studiato gli statuti di altre Società Nazionali di Croce Rossa, e quelli di altre associazioni di volontariato italiane. Abbiamo chiesto pareri ai “tecnici del settore”, ad avvocati, ragionieri, altri volontari. Abbiamo battuto i pugni per difendere i capisaldi di questa riforma e abbiamo mediato tra le diverse posizioni interne alla nostra Associazione. Abbiamo voluto e condiviso questa riforma. Ma tra di voi, che tanto ne sapete di leggi e regolamenti, quanti sono mai stati volontari di Croce Rossa? Visto che mi pare ovvio che il vostro voto non si baserà su questioni politiche, su rancori personali o scambi di favori (pensarlo sarebbe una mancanza di rispetto per voi e per la CRI) immagino che vorrete avere tutte le informazioni necessarie per poter formulare il vostro giudizio. E allora ho una proposta da farvi, non è uno scherzo né una provocazione… Quanti siete? 70 se non sbaglio. In Italia ci sono abbastanza sedi di Croce Rossa per ospitarvi tutti.Si, avete capito bene, vi ospitiamo. Per un paio di giorni, per una settimana, per un mese…per tutto il tempo che sarà necessario per farvi conoscere la nostra associazione.Sperando che in tanti accoglieranno questo invito, vi do alcuni suggerimenti, come facciamo ai partecipanti dei nostri campi:
- Lasciate a casa giacca e cravatta…vi impedirebbero i movimenti e se dovrete assistere ad un TSO la cravatta potrebbe diventare pericolosa per voi;
- Piuttosto, fateci sapere la vostra taglia così vi facciamo trovare una divisa pronta per voi….nelle nostre sedi non pensate di trovare un magazzino divise simile all’assortimento di un negozio di abbigliamento. Noi riconsegniamo la divisa pulita e stirata dopo il servizio, e a volte ce la passiamo direttamente tra colleghi;
- Portate vestiti pesanti…se capiterete in turno con i volontari che prestano assistenza ai senza fissa dimora starete in giro tutta la notte al freddo;
- Controllate di essere in regola con le vaccinazioni…un guanto in lattice può rompersi o qualcuno potrebbe vomitarvi addosso…l’autoprotezione è la prima regola fondamentale di ogni soccorritore;
- La divisa non lasciatela nell’armadio ma nello zaino in macchina…non sempre c’è tempo di passare per casa dopo il lavoro e prima del turno e le emergenze non hanno tempo di aspettare;
- Se riuscite portate con voi un panettone…se sarete in servizio la notte del 24 potrete festeggiare insieme al vostro equipaggio;
- Cancellate la prenotazione per le ferie…è quando tutti partono che c’è più bisogno di un aiuto;
- Se vorrete approfondire le vostre conoscenze avrete l’imbarazzo della scelta…abbiamo una scuola di formazione che propone un’offerta formativa che nessuna università può eguagliare in quanto a varietà di argomenti: potrete imparare a portare soccorso sulla neve o nel mare, in parete o con i cani, potrete approfondire il Diritto Internazionale Umanitario o la psicologia in emergenza, potrete imparare a fare le sculture di palloncini e la micromagia o ad organizzare un maglia radio, studiare il BLS pediatrico o l’assistenza dell’anziano in famiglia;
- Fate scorta di caffè…nei turni di notte, come la legge di Murphy insegna, la chiamata del 118 arriva appena vi coricate sulla branda;
- Vedrete che ogni vostra peculiarità verrà messa a frutto…chi parla le lingue potrà lavorare in un centro per l’identificazione e l’espulsione di immigrati stranieri, i robusti saranno utili nei magazzini di viveri alimentari, per non parlare di elettricisti e idraulici che sono preziosissimi nella manutenzione delle nostre sedi;
- E non pensate che tutto si riduca alle ore di turno…i volontari CRI sono cittadini che danno il buon esempio, anche senza divisa!
- Non aspettatevi nessuna indennità o privilegio ma non preoccupatevi…tornerete a casa sicuramente più ricchi…non ci sono somme che possano eguagliare il valore del sorriso di una persona che avete aiutato!
Un’ultima cosa…spero abbiate spalle forti…non pensate che indossare questa divisa sia così facile. Sulla schiena e sul cuore portiamo una Croce Rossa che racchiude più di 150 anni di storia e lo spirito di 186 Società Nazionali in tutto il mondo. Adesso, dopo aver tanto parlato, resto in attesa di una risposta da voi…ditemi se dai tavoli delle vostre commissioni, in coscienza potete dire di conoscere abbastanza la Croce Rossa Italiana per poter decidere del suo futuro!
Silvia PivettiVolontaria della Croce Rossa Italiana Fonte