Lazio, finanziato il progetto “cambiare mentalità, salvare vite. Niente di più facile”

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Ammonta a 4.200 Euro il finanziamento approvato da LAZIODISU, Agenzia per il Diritto agli Studi Universitari nel Lazio, nei confronti del Comitato Regionale CRI del Lazio.”Siamo felici e contenti per l’approvazione del progetto” dichiara Flavio Ronzi, Commissario dei Giovani CRI del Lazio, che ha seguito con la sua squadra la fase di presentazione, “che vedrà il coinvolgimento dei Giovani volontari della CRI del Lazio attraverso lo strumento più efficace per eccellenza, l’educazione tra pari “.”L’approvazione del progetto ed il suo finanziamento” continua Ronzi “è il risultato di un’attenta analisi dei bisogni sul territorio e di un adeguato monitoraggio di quelle forme di finanziamento a cui la CRI può accedere per lo svolgimento della propria attività. Il mio auspicio è che aumenti l’attenzione, in tutti i Comitati, all’identificazione di nuove linee di finanziamento, che non può prescindere da un’attenta opera di progettazione e sviluppo”.“Cambiare mentalità, salvare vite. Niente di più facile” è il nome del progetto presentato all’Agenzia, che si specchia completamente all’interno della campagna CLUB 25 che, dallo scorso anno, vede protagonista anche la Croce Rossa Italiana con i progetti sperimentali avviati nelle regioni Lazio, Lombardia e Sicilia.Molteplici gli obiettivi del progetto: salvare vite, come espressamente indicato nel “nome” del progetto stesso, sensibilizzare i giovani a uno stile di vita sano, agendo, se necessario, sui loro comportamenti a rischio, avvicinare i giovani nei confronti della donazione del sangue e della Croce Rossa Italiana e sostenerli nella loro azione di aiuto verso la propria comunità, azione che si racchiude nel “niente di più facile”.Obiettivo dei Volontari CRI che saranno impegnati nel progetto sarà quello di contrastare il non sapere che è il primo nemico della donazione. Molte persone, specialmente giovani, non donano il sangue semplicemente perchè non sanno a chi rivolgersi, perchè non sanno che il sangue serve sempre e continuamente, perchè non sanno che donare il sangue è semplice, facile e sicuro.Lo sviluppo del progetto sarà anche l’occasione per effettuare uno screening anonimo sulle abitudini e sui comportamenti dei giovani universitari in modo da poter tarare ed impostare al meglio successivi e consecutivi interventi informativi. Il contributo concesso sarà utilizzato per l’acquisto di alcuni gadget da consegnare ai giovani dopo aver compilato i questionari informativi sui loro comportamenti e sulle loro conoscenze. Il portachiavi-portapreservativo sarà, quindi, sia un continuo memo sulla necessità di mantenere comportamenti sani e sicuri sia l’opportunità per avere sempre con sè un preservativo in maniera anonima e discreta. Parte del contributo sarà poi utilizzato anche per acquistare beni e prodotti di supporto (gazebo, opuscoli, ecc.) e per la realizzazione di un prodotto multimediale sull’iniziativa, da utilizzare successivamente come “best practice”, anche presso altri atenei italiani e presso altre Società Nazionali, a dimostrazione di come azioni di partnerariato come quella tra LAZIODISU e CRI possano avere un impatto forte e deciso sulle abitudini dei giovani.

 

Categorie: GiovaniNews

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