FICR: il supporto psicosociale dopo i disastri è un dovere, non un'opzione
Rispondere a un disastro non significa solo trattare danni fisici, ma anche guarire ferite psicologiche. È per questo che il Movimento della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa sviluppa tecniche per affrontare questi traumi nel corso dei tradizionali programmi di superamento delle crisi, che consistono nel fornire primo soccorso, cibo e ripari. Questo approccio è condotto dal Centro di Riferimento per il Supporto Psicosociale, che è stato creato a Copenaghen, in Danimarca, dalla Croce Rossa Danese e dalla Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa all’inizio degli anni ’90. Il Centro ha distribuito due nuove pubblicazioni, un manuale sugli interventi psicosociali e un kit per l’addestramento al supporto psicosociale basato sulla comunità, che aiuteranno le Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa a fornire un servizio migliore alle persone vulnerabili a seguito di disastri o crisi. Una lezione appresa “Il manuale fornisce delle linee guida su come pianificare e implementare gli interventi psicosociali”, spiega il responsabile del Centro, Nana Wiedemann. “I consigli descritti derivano dalle lezioni apprese dopo lo tsunami del 2004 e sono stati resi possibili attraverso lo stanziamento di risorse da parte della Croce Rossa Americana. Il manuale costituisce un’utile risorsa per gli operatori psicosociali in tutto il mondo”. Il manuale fornisce delle informazioni utili su cosa sia esattamente il supporto psicosociale, su che tipo di valutazioni sono svolte dopo un disastro, su chi è coinvolto nella risposta e su chi sono i maggiori beneficiari. Fa inoltre riferimento all’addestramento degli operatori, al monitoraggio e alla valutazione. Il kit di addestramento fa parte degli sforzi del Centro di costruire le capacità delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e di stimolare le competenze e l’efficacia dello staff e dei volontari. Il Centro non interviene direttamente con le persone colpite, ma aiuta le Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa a farlo attraverso il proprio staff locale e i propri volontari e incoraggia la creazione di reti di supporto psicosociale regionali e locali.
Rafforzare i legami sociali Il supporto psicosociale aiuta le persone a riprendersi dopo che una crisi ha sconvolto la loro vita. Il Movimento, attraverso gli interventi di supporto psicosociale basati sulla comunità, aiuta a rafforzare i legami sociali delle persone nelle comunità colpite, migliorando il loro benessere psicosociale. Questo approccio è basato sull’idea che se le persone sono messe in grado di prendersi cura di se stesse e degli altri, la loro fiducia in se stessi e nella comunità e le loro risorse aumenteranno. Questo, in cambio, incoraggerà la resilienza, la ripresa positiva e il rafforzamento delle capacità di rispondere alle sfide future. Profondamente colpiti Il manuale fornisce diversi esempi di buone pratiche, inclusa la risposta alla crisi degli ostaggi nella scuola di Beslan. L’1 settembre 2004, più di 1.100 bambini, genitori e insegnati furono presi in ostaggio a Beslan, nella Repubblica dell’Ossezia del Nord, nella Federazione Russa. Un totale di 334 persone persero la vita, fra cui 186 bambini. L’intera popolazione di Beslan fu profondamente colpita da questo tragico epilogo. La Croce Rossa Russa rispose con un programma psicosociale basato su due parti principali. La prima è consistita in visite domiciliari, con infermieri, alle famiglie colpite, fornendo, inizialmente, un primo aiuto psicologico e, successivamente, offrendo un supporto emotivo continuativo. Fu creato un centro sociale, la seconda componente, inteso come il perno del programma psicosociale, funzionante da base per il servizio di visite domiciliari e anche come luogo per attività di supporto psicosociale. Nel 2007 una valutazione del programma ha mostrato che il centro sociale della Croce Rossa ha funzionato come meccanismo importante per ricostruire i legami sociali e i valori culturali della popolazione colpita. “In un momento di crisi, il supporto psicosociale non è un extra opzionale, ma è un obbligo”, spiega Nana Wiedermann. “Inoltre, abbiamo appreso che è cruciale rafforzare le capacità psicosociali globali per rispondere ai disastri naturali, ai conflitti e agli eventi legati alla salute. Il manuale e il kit di addestramento saranno degli utili strumenti per il Movimento della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e per gli altri stakeholder nel campo del supporto psicosociale”. Per ulteriori informazioni sul Centro di Riferimento per il Supporto Psicosociale e per scaricare le nuove pubblicazioni o guardare il film Rebuilding hope (Ricostruire la speranza), visitare http://www.ifrc.org/psychosocial. Tratto dal sito della Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa: http://www.ifrc.org/Docs/News/09/09072101/index.aspda Caffè Dunant nr. 391 del 31 luglio 2009 http://www.caffedunant.it