“Quattro dita sotto il ginocchio, mi raccomando !”: Sorella Barbaro, una vita dedicata alla Croce Rossa

Un ritratto di S.lla Pasquina Barbaro
Un ritratto di Sorella Pasquina Barbaro

Sono queste le parole con le quali Sorella Barbaro soleva ricordare affettuosamente alle sue allieve la corretta lunghezza del camice. Parole semplici che resteranno tra mille altri aneddoti un caro ricordo per tutte le Sorelle del Piemonte.Nata a Badile Polesine in provincia di Rovigo il 13 aprile 1925, Pasquina Barbaro si è spenta a Torino all’età di 87 anni. Come Infermiera Volontaria della Croce Rossa Italiana, ha dedicato cinquantuno anni della sua vita all’Associazione, senza mai risparmiarsi con profondo senso del dovere e dell’etica. Per tutti i soci, un modello di vita associativa da seguire e da imitare. Iscritta al primo anno della Scuola per Infermiere Volontarie il 9 novembre 1959, Sorella Barbaro si è diplomata a Torino il 2 agosto del 1961, all’età di 36 anni. Fin da neodiplomata, si è resa disponibile  partecipando a numerosi servizi come quelli nella colonia A.A.I.I. di Pescara, nel ‘Villaggio Italia’, nell’Ospedale Militare, negli ambulatori della Croce Rossa, nel pronto soccorso degli ospedali civili, nelle colonie dell’INPS e del Comune di Torino. Negli anni 1973 e 1975, con sensibilità e maturità professionale, Sorella Barbaro ha partecipato al delicato compito di assistenza e accoglienza per gli ex deportati a Mauthausen. Nel 1976 è stata tra le prime Sorelle a prestare servizio in Friuli per l’emergenza sisma nelle tendopoli di Chiusaforte, di Cornino e di Bibbione. Particolarmente attenta alla pormazione, partecipa nel 1975 al corso per “Monitrice di primo soccorso” ed a quello per “Monitrice di assistenza al malato e all’anziano”. Questa sua attenzione alla preparazione professionale l’ha portata, poi, a trasmettere l’importanza della formazione alle sue allieve, che la ricordano, ancora oggi, come una “guida preziosa” durante l’impegnativo percorso di studi.

  

In considerazione del fattivo contributo dato all’Associazione e all’intero Corpo delle Sorelle, il 30 ottobre del 1981 le è stato conferito il riconoscimento di Infermiera Volontaria di Grado Superiore. Il 14 luglio del 1987, con 25 anni di servizio, ha, poi, ricevuto a Roma la Croce di anzianità. Ed, ancora, ad attestazione della sua esperienza e capacità, il 16 maggio 2002 è stata nominata Vice Ispettrice Provinciale di Torino. Incarico che ha ricoperto  fino al 12 luglio 2006 con la passione che ha contraddistinto ogni suo impegno.Nel 1983, le è stato assegnato un’incarico che Sorella Barbaro ricoprirà fino a due anni fa: quello di gestire e di sovrintendere al corretto utilizzo dell’uniforme da parte delle allieve e di tutte le sorelle dell’Ispettorato. Un servizio nel quale S.lla Barbaro ha avuto il merito non solo di curarsi dell’aspetto materiale del servizio, ma soprattutto di saper trasmettere il rispetto della tradizione ed il valore simbolico e rappresentativo della nostra uniforme a tutte le Allieve. Molte Sorelle, infatti, ricordano il tempo trascorso nel suo ufficio per provare le divise, per mettere a punto le uniformi imbastendo gli orli: “aspetta” oppure “ferma” soleva spesso ripetere mentre attenta al dettaglio, fissava le lunghezze. Proverbiale la precisione: tutto veniva messo sempre al proprio posto e guai a sbagliare!. E come dimenticare la sua preziosa e storica rubrica telefonica, sulle cui pagine ingiallite sono accuratamente appuntati i numeri di telefono di tutte le Sorelle dell’Ispettorato. 

  

Sorella Barbaro non è, però, ricordata solo per questo o per i suoi innumerevoli servizi a favore della popolazione bisognosa. Sorella Barbaro è soprattutto ricordata con stima e gratitudine, perchè sapeva essere severa, ma allo stesso tempo affettuosa. Sapeva “coccolare” le “sue Sorelle” anche con piccoli gesti:nel suo ufficio, dentro i suoi  cassetti non mancavano mai la caramella o il cioccolatino del gusto giusto, per addolcire un momento di stanchezza, così come sapeva quando “fare uno strappo alla regola” o fermarsi per prendere un caffè per parlare un pò, ” unica nel capire quando una Sorella aveva bisogno di sostegno”.Con volto severo, ma con voce sempre gentile, Sorella Barbaro non smetteva mai di ricordare che il camice “va portato quattro dita sotto il ginocchio”. Grazie Sorella Barbaro ci mancherai, ci mancheranno le tue caramelle e i tuoi cioccolatini, i tuoi rimproveri ed i tuoi sorrisi, ma siamo onorate di avere condiviso con te anche solo un’ora della nostra vita in Croce Rossa.Le Sorelle si stringono al dolore della famiglia. Le esequie si sono svolte lunedi’ 7 gennaio a Torino, presso la chiesa del Convitto Principessa Felicita di Savoia alla presenza del Commissario regionale del Piemonte, Antonino Calvano, della Vice Ispettrice Nazionale, Sorella Nicoletta De Martino, del Comandante regionale del Corpo Militare, Ignazio Schintu, dei vertici regionali e locali delle Infermiere Volontarie, di rappresentanze della componente unica dei Volontari di Croce Rossa e delle autorita’ civili e militari.

       

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