Lettera a Liliana – Imola, 17 febbraio 2010

In silenzio, come sei vissuta, in silenzio, te ne sei andata. Così, umilmente e semplicemente con quello stile che accompagnava tutto il tuo modo di essere e di vivere. Sul tuo viso c’era sempre un sorriso buono. A volte, alzavi la mano destra, gesticolando lievemente, per avvalorare o fare intendere meglio ciò che stavi spiegando. Eri abituata a farti intendere. Ma tanti anni di scuola, e di insegnamento, non ti avevano mai conferito l’aria “saputa” o “cattedratica”. Riuscivi a essere convincente col tono della voce e con quella educazione, che ha sempre contraddistinto ogni membro della vostra famiglia. Ci conosciamo da oltre sessant’anni: entrammo in Croce Rossa quasi bambine ( io avevo diciassette anni e Pierida diciannove!). Con entusiasmo e piene di sogni, frequentammo il corso di Crocerossine, eravamo in dodici Sorelle e ci diplomammo insieme. Da allora la Croce Rossa è sempre stata la nostra lampada ardente, anche se altri impegni, altre mansioni, altri destini hanno accompagnato le nostre vite. Non hai mai tralasciato di aiutare chiunque avesse bisogno e preziosa, per tutte noi, è sempre stata la tua Parola. Ci hai lasciato una bella eredità, sorellina; il tuo fulgido esempio fatto di “così poco rumore”, ma tanto costante ed efficace. Col sorriso hai vinto molte battaglie non ultima, quella con la tua morte. L’hai affrontata con calma, con serenità, ti sei abbandonata al Signore con la Fede che ha sempre accompagnato le tue giuste convinzioni. Grazie Liliana Quando prendemmo il diploma di Infermiere Volontarie regalammo alla Suora del reparto di Chirurgia in segno di riconoscenza, una corona di dodici stelle da mettere intorno al capo della Madonna. Sono passati più di 50 anni da allora, ma, nell’Ospedale Vecchio, la statua di quella Madonnina c’è ancora e intorno al suo capo, ne sono certa, quelle stelline continueranno a brillare sempre. S.lla Nieves Tirapani e le tue amiche Crocerossine

  

  

       

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