L'opera di soccorso del Corpo Militare CRI nel sisma abruzzese

Roma 17-04-2009 Continua incessantemente l’attività di soccorso degli uomini del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana nell’emergenza relativa al sisma che ha colpito l’Abruzzo. Al momento la situazione delle unità impiegate dall’Ispettorato Nazionale del Corpo Militare è la seguente: – il Posto Medico Avanzato (PMA) rinforzato, dopo essere stato spiegato inizialmente nella zona industriale di Paganica, epicentro della terribile scossa del 6 aprile, è stato accorpato ad altre strutture sanitarie della CRI della regione Friuli Venezia Giulia e continua ad operare nella tendopoli della suddetta località; – due Nuclei Vettovagliamento (cucina e distribuzione) completi di tensostruttura, supportati da due cucine da campo da 200 razioni l’ora, fino ad oggi hanno distribuito oltre 30.000 pasti alla popolazione ospitata presso la tendopoli allestita presso gli impianti sportivi della zona Centi Coltella de L’Aquila, coordinata da un capo campo del Corpo Militare CRI; – un terzo Nucleo Vettovagliamento (cucina e distribuzione), supportato da un’altra cucina da campo da 200 razioni l’ora, è stato impiegato nel devastato borgo di San Gregorio, su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile, ed ha erogato oltre 12.000 pasti tra popolazione e personale di soccorso; – un Modulo Integrativo Logistico (MIL), struttura di supporto alle formazioni campali che assicura piena autonomia logistica per i reparti impiegati nelle operazioni di soccorso, è schierato a L’Aquila nella zona impianti sportivi Centi Colella, supportato anche da due carrelli elevatori; – un Nucleo Movimento Terra costituito da un caricatore frontale Fiat Allis e una microruspa Bobcat; – un Nucleo Trasporti, dislocato su tre siti (L’Aquila, Roma e Firenze) composto da automezzi leggeri, medi e pesanti con rimorchio, movimenta da e per la zona dei soccorsi i materiali provenienti dai suddetti siti e stoccati presso il magazzino centrale logistico di Croce Rossa, dislocato ad Avezzano. – un Nucleo Docce Campali costituito da quattro stazioni mobili, ciascuna con otto docce e complete di tende spogliatoi, sono state dislocate rispettivamente a San Gregorio, al campo di Colle Maggio, al campo base COM de L’Aquila ed al campo base della Croce Rossa. A tal proposito merita menzione l’iniziativa dei dipendenti della catena di articoli sportivi Cisalfa, della provincia di Roma, che ha consentito di mettere a disposizione delle numerose famiglie ospitate nelle tendopoli accessori quali accappatoi, asciugamani e ciabatte in plastica da piscina, essenziali per consentire il corretto e più confortevole utilizzo delle docce campali. Inoltre, la casa farmaceutica Dottor Ciccarelli e la ditta Bottega dell’Albergo hanno donato confezioni di bagno e doccia schiuma e detergenti vari monouso. Inoltre, personale ed automezzi del Corpo Militare sono a disposizione del magazzino centrale logistico di Croce Rossa di Avezzano, per lo stoccaggio ed il successivo trasferimento degli aiuti alle zone di operazione e presso i DICOMAC (Dipartimento controllo materiali e coordinamento). Infatti, l’Unità di Crisi del Dipartimento della Protezione Civile ha demandato alla CRI la gestione di tutti i materiali e viveri provenienti dalle donazioni. Ai nostri militari, impiegati nelle diverse funzioni sanitarie e logistiche, è stata anche delegata la responsabilità di funzioni presso i Centri Operativi Misti (COM), in particolare ai nostri Ufficiali medici per quanto concerne la funzione di coordinamento sanitario. L’impegno profuso e lo slancio generoso nella disponibilità dimostrata dagli uomini del Corpo Militare CRI nella risposta alla situazione di crisi è stata tale che il Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana, Avvocato Francesco Rocca, ha ritenuto opportuno, con propria lettera del 9 aprile scorso indirizzata all’Ispettore Nazionale del Corpo, ringraziare il personale militare: “Appena rientrato dalla martoriata Regione Abruzzo, colpita duramente dal fortissimo terremoto del 6 aprile scorso, e che continua a portare distruzioni e lutti alla tenace e coraggiosa popolazione, non posso esimermi dal rivolgere un caloroso e sentito plauso al personale del Corpo Militare che insieme alle altre componenti della Croce Rossa, è tempestivamente intervenuto con uomini, materiali e mezzi al fine di portare soccorso ed alleviare le sofferenze a coloro che sono, in pochi attimi, stati privati di beni fondamentali e colpiti negli affetti più cari. Rivolgo pertanto, un elogio agli Ufficiali, ai Sottufficiali ed al personale tutto, che si è adoperato affinché il vessillo della Croce Rossa Italiana, sia considerato un punto di riferimento per le persone più vulnerabili”.

  

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