L'Ispettore Nazionale a Lampedusa
Continua incessantemente l’opera di soccorso ai cittadini nord-africani prestata dagli uomini del Corpo Militare e dalle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana.Per assicurare ai migranti un’adeguata assistenza sanitaria l’Ispettorato Nazionale del Corpo ha disposto l’impiego di un Nucleo Sanitario del 2° Nopi di Bari con funzioni di un Posto Medico Avanzato (PMA) rinforzato.La struttura, allestita sul molo della stazione marittima dell’isola, al momento annovera 23 operatori sanitari. Oltre al direttore sanitario, ne fanno parte altri tre ufficiali medici, un ufficiale farmacista e un commissario, quattro infermieri, quattro infermiere volontarie, un consegnatario dei materiali e otto logisti-soccorritori. Nei giorni in cui l’emergenza è stata particolarmente critica il personale del Corpo ha fornito le cure necessarie ai migranti che si presentavano volontariamente al Posto Medico Avanzato, che ha anche la funzione di decongestionare la struttura sanitaria locale, evitandone il sovraffollamento.
I migranti sono sottoposti a triage e ad eventuale stabilizzazione dei parametri vitali con successiva osservazione clinica. In particolare si sono riscontrate situazioni legate alle condizioni ambientali, con alcuni casi di ipotermia riscontrata al momento dello sbarco, nonché alcune affezioni acute e croniche di competenza internistica.Nella giornata del 20 aprile, è giunto a Lampedusa l’Ispettore Nazionale del Corpo Militare Cri, maggior generale Gabriele Lupini, che, nel corso della visita al PMA, ha portato il saluto del Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana, avvocato Francesco Rocca, che per il suo tramite ha rappresentato l’apprezzamento rivolto al personale ivi operante per il lavoro svolto finora con dedizione e professionalità, nonché quello espresso dall’Ispettrice Nazionale delle Infermiere Volontarie, sorella Mila Brachetti Peretti.Il generale Lupini ha evidenziato come: “Ancora una volta il personale del Corpo Militare e delle Infermiere Volontarie hanno operato con grande professionalità e slancio umanitario, dimostrando attaccamento ai principi di Croce Rossa interpretati in maniera esemplare attraverso i modelli di comportamento e i valori propri di appartenenza ai rispettivi Corpi”.
