Esercitazione congiunta con il 186° paracadutisti di Siena

L’VIII Centro di Mobilitazione di Firenze del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana ha partecipato nelle scorse settimane all’esercitazione “Buzkashi 1/10” tenuta dal 186° Reggimento paracadutisti “Folgore” di Siena in preparazione al loro imminente impiego in teatro operativo estero. Il gruppo dei militari Cri era costituito da medici, infermieri e addetti alla logistica, per un totale di 16 unità tra personale effettivo e richiamati in servizio, con sette veicoli tra cui tre ambulanze e due mezzi pesanti.Il nucleo logistico è stato responsabile dell’allestimento e montaggio del 3° Nucleo Sanitario di Pronto Impiego (NSPI) sia per quanto riguarda la struttura e le risorse di materiali in esso contenuti (PMA di secondo livello), sia per la movimentazione dalla sede di Firenze sino allo scarico del materiale presso la base operativa campale del Reggimento (First Operative Base – FOB). Il 3° Nucleo Sanitario di Pronto Impiego è stato allestito in due tende pneumatiche dentro la FOB simulando la disposizione prevista in teatro operativo estero. La prima tenda conteneva l’ingresso con un banco per l’accettazione e la farmacia, una zona monitorata per paziente critico con carrello rianimazione e defibrillatore, ed una seconda zona per paziente chirurgico con carrello chirurgia-medicazione. Dalla prima tenda si accedeva direttamente alla seconda, dove era stato allestito un reparto di degenza con otto posti letto collegato con l’esterno per l’eventuale uscita degenti. Completava la struttura un modulo gruppo elettrogeno in grado di assicurare l’erogazione di energia elettrica a tutto il complesso e il modulo radiocomunicazione per mantenere i collegamenti con gli autoveicoli sanitari e con l’operatore inserito nel sala comando del 186°. Il 3° NSPI era organizzato in maniera tale da essere pronto a fornire assistenza medico-sanitaria sia a feriti gravi che a pazienti con problemi di lieve entità (guardia medica). Il personale medico sanitario richiamato in servizio per questa esigenza era formato da tre medici, di cui un anestesista-rianimatore, due infermieri di area DEA, una infermiera volontaria della Cri e quattro militari di supporto. Inoltre, erano a disposizione del Reggimento due ambulanze del Corpo Militare, su veicolo 40PM10, che seguivano i plotoni in esercitazione con un equipaggio costituito da un conduttore, un infermiere e un soccorritore (medical team 1 e 2). L’esercitazione, per quanto riguarda l’ambulanza a seguito del plotone, consisteva nel soccorrere e raccogliere il personale ferito durante l’azione e trasportarlo al Posto Medico Avanzato (PMA) nella FOB. A scopo addestrativo, tale procedura è stata in realtà eseguita con feriti “finti tali” resi verosimili dall’opera di un truccatore specializzato del Corpo Militare Cri. Al Nucleo Sanitario i traumatizzati venivano scaricati dall’ambulanza, sottoposti ad un primo triage da parte del responsabile dell’accettazione e trasferiti all’interno dell’unità. Venivano quindi trattati e stabilizzati dal personale medico-sanitario suddiviso in due equipe. I pazienti stabilizzati, se necessario, venivano poi ricoverati nel reparto interno o destinati all’ospedale di riferimento. Tuttavia alcuni casi non gravi si sono realmente presentati ed è stato dato loro adeguato trattamento medico, come è stata  garantita l’assistenza sanitaria a tutto il personale impiegato nel corso di tutte le giornate di esercitazione. Questa attività addestrativa ha permesso al personale coinvolto di acquisire esperienza sul campo e ad apprezzare le necessità e le difficoltà dell’assistenza ad un reparto militare operativo in azione. Il lavoro svolto ha permesso di identificare i punti critici e di trovare soluzioni a problemi inattesi, contribuendo, inoltre, ad avvalorare e mettere in pratica la mission del Corpo Militare Cri che consiste nell’assolvimento dei compiti di emergenza e l’assistenza in tempo di pace e di guerra quale ausiliario delle Forze Armate.