Corso di sossorso su terreni innevati

Personale Militare

Dal 20 al 27 febbraio, 15 elementi del Corpo Militare, dopo aver superato le relative selezioni, hanno partecipato al corso di soccorso su terreno innevato di primo livello. I corsisti sono stati ospitati presso la caserma della Guardia di Finanza “Colbricon-Cimon” di Passo Rolle, che è anche la sede del SAGF, il Soccorso Alpino della GdF.  Da molti anni vi si svolge l’addestramento invernale ed estivo degli allievi ufficiali dell’Accademia della Guardia di Finanza oltre che degli equipaggi degli elicotteri del proprio Servizio Aereo. A Passo Rolle si svolgono esercitazioni impegnative, come quella in cui si insegnano le migliori tecniche di sopravvivenza in condizioni meteorologiche estreme, come quella a fianco di un mezzo aereo di cui viene simulato l’atterraggio per avaria in ambiente montano. Il personale del Corpo Militare partecipante al corso è stato addestrato, dal loro ufficiale istruttore, nello sci dentro e fuori pista e nella pratica con le motoslitte, anche in condizioni meteo difficili considerando la tormenta che in quei giorni ha coperto di decine di centimetri di neve le vallate di Primiero e di Fiemme. Uno spazio importante del corso è stato dedicato alle esercitazioni di trasporto degli infortunati tramite il “toboga”, la speciale slitta di alluminio dotata di aste da trasporto amovibili e di un “baccello” di tessuto impermeabile, provvisto di cinghie, all’interno del quale è ospitato e protetto l’infortunato. Non è facile sciare trasportando il toboga, alternando spazzaneve e dérapage, in perfetto accordo, per garantire il massimo della sicurezza al trasportato.

  Personale Militare

“Questo è il quinto anno – riferisce il direttore del corso, il capitano Renato Monari – che organizziamo questo tipo di attività; gli anni scorsi siamo stati a Limone Piemonte, in Valle d’Aosta. Qui a Passo Rolle abbiamo trovato una soluzione ottimale perché le piste, essendo non eccessivamente frequentate, offrono l’opportunità di fare addestramento senza disturbare gli sciatori. Il corso è rivolto ad un massimo di 15-20 militari, scelti soprattutto fra i sottufficiali e la truppa, fino al grado di maresciallo e non sopra i 50 anni. Gli ufficiali che partecipano sono, di solito, medici o infermieri. Il corso è articolato in due livelli: nel primo si apprendono tutte le tecniche per il soccorso con toboga e motoslitte mentre, nel secondo livello, coadiuvati dai soccorritori alpini della Guardia di Finanza, pratichiamo un addestramento dedicato al recupero degli infortunati tramite corde, dispositivi meccanici di discesa con tutti i sistemi di ancoraggio. Impariamo, inoltre, a riconoscere la neve, a valutare le condizioni meteorologiche e affrontiamo diverse simulazioni di ricerca in valanga. Sopra la caserma Cimon esiste, infatti, un campo attrezzato con dei rilevatori adattati per la simulazione di ricerca di corpi sepolti dalla neve”. La montagna, soprattutto nei fine settimana e nei periodi di vacanza, è frequentata da persone poco abituate all’ambiente e il livello di incidenti aumenta esponenzialmente. Oltre ai normali problemi medici legati alle attività sportive, in ambiente montano, l’organismo umano è esposto ad una serie di rischi differenti da quelli presenti in pianura: in molti casi tutti questi pericoli si concretizzano in incidenti che mettono la vittima nell’impossibilità di ritornare a valle. Ecco perché si rende indispensabile l’uso di mezzi e soccorritori specializzati. Dopo il primo corso introduttivo, i frequentatori possono intraprendere due indirizzi: il primo in ambito militare, dove il personale può seguire il corso per divenire “Soccorritore militare su terreno innevato” presso la Scuola delle Truppe Alpine ad Aosta, mentre il secondo indirizzo, in ambito civile, presso la Croce Rossa di Aosta, dove si può ottenere la qualifica di “Soccorritore su pista o terreno innevato”.

  

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