Celebrate le esequie del Generale Alberto Morichetti Franchi

celebrazione rito funebre

Il 15 febbraio 2012 a Roma, presso la Chiesa di San Mattia Apostolo, si sono celebrate le esequie del generale del Corpo Militare Alberto Morichetti Franchi.Al rito funebre, reso con gli onori militari in forma solenne, hanno presenziato il maggior generale Gabriele Lupini, Ispettore Nazionale del Corpo Militare, la sorella Olimpia Pocci, Vice Ispettrice Nazionale del Corpo delle Infermiere Volontarie, in rappresentanza dell’Ispettrice Nazionale sorella Mila Brachetti Peretti, il personale del Corpo Militare di ogni ordine e grado, in servizio e in congedo, proveniente dai Centri di Mobilitazione e una delegazione di Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana.Inoltre, erano presenti il professor Luigi Giannico, già Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana, il dottor Massimo Barra, già Presidente Nazionale CRI, la sorella Carla Pulcinelli Cossu, già Ispettrice Nazionale del Corpo delle Infermiere Volontarie, il generale Serafino Liberati, consigliere militare del Commissario Straordinario CRI, la dottoressa Antonella Piacente, già Presidente del Comitato Regionale Lazio, il dottor Gino Falleri, vice presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, l’avvocato Orazio Lupini, già dirigente del Comitato Centrale CRI, il dottor Luigi Ciaurro, direttore del Servizio Prerogative e Immunità del Senato, il dottor Giacomo Lasorella, direttore del Servizio Assemblea della Camera dei Deputati.Alle ore 11.00 ha fatto ingresso nella chiesa il feretro del generale Morichetti, portato a spalla da sei ufficiali superiori del Corpo, preceduto da una corona di fiori con il nastro “Il Corpo Militare CRI”, composta da rose rosse e calle bianche e rosse, che simboleggiavano i colori di Croce Rossa.Il rito funebre è stato officiato dal vice parroco della Chiesa di San Mattia Apostolo, don Mario Pio Biasin, che nell’omelia ha tracciato un profilo del generale Morichetti quale uomo di profonda fede, ossequioso praticante e figura di grande umanità e generosità.

  Ingresso del feretro in chiesa preceduto da una corana di fiori del Corpo Militare

Al termine della funzione religiosa, dopo la recita della Preghiera del Corpo Militare della Croce RossaItaliana, ha preso la parola il figlio Andrea, che, dopo aver ringraziato i presenti per la partecipazione alle esequie, ha fatto presente che per suo padre la fede, che lo ha sempre accompagnato, è stata la guida nei momenti difficili della sua vita che ha saputo superare con la giustezza del comportamento. “Chi lo ha conosciuto del mondo del lavoro – ha aggiunto Andrea – ricorda quanto sia rimasto disponibile e appassionato alla situazione del Corpo Militare e del Corpo delle Infermiere Volontarie, con i vertici dei quali ha dialogato fino ai giorni scorsi. Di questo spirito di servizio c’è traccia nei suoi appunti, non certo sintetici, dei quali vorrei leggere qualche stralcio. Papà, rivolgendosi a noi figli e ai cari nipoti, ha lasciato scritto: “Al traguardo della terza età gioiosamente e molto combattivamente raggiunto, desidero sottolineare che hoimpostato e condotto la mia esistenza al costante rispetto della volontà di Dio anche nelle più avverse circostanze, all’attaccamento agli ideali di Patria e di Croce Rossa, all’amore per la famiglia di cui voi siete il fulcro. A tali ideali, che hanno trovato granitica base nell’insegnamento che i miei genitori mi hanno impartito e che ho cercato di trasmettervi, vi esorto a mantenere fedeli voi stessi e ad essi educare i vostri figli ed i figli che da loro verranno …E’ mio desiderio indossare l’uniforme militare che ho usato per la condotta delle operazioni di soccorso durante l’alluvione di Piemonte e Nord Italia nel novembre 1994”.A conclusione di queste parole è seguito un lungo applauso da parte dei presenti.Infine, ha preso poi la parola il professor Luigi Giannico, già Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana, che ha sottolineato: “Colloco il generale Alberto Morichetti Franchi, che ho avuto il piacere e l’onore di conoscere, tra gli eccelsi, per lo spirito di fratellanza e la continua esigenza di aiutare il prossimo. Nel corso del mio mandato, quale Commissario dell’Associazione, mi ricordava sempre che la nostra esigenza primaria era di sistemare i giovani precari, trovare loro un posto di lavoro stabile.La famiglia di Croce Rossa ha perso un grande personaggio, che rimarrà sempre in prima fila nei nostri cuori”. 

  

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