61° anniversario della guerra di Corea

I reduci Ragazzoni e Donatoni si intrattengono con alcune delle The Little Angels
I reduci Ragazzoni e Donatoni si intrattengono con alcune delle The Little Angels

Con una cerimonia articolata in tre distinti momenti, lo scorso 3 giugno a Roma si è commemorato il 61° anniversario della guerra di Corea.Quel conflitto asiatico, che durò dal 1950 al 1953, vide contrapposte da una parte la Corea del Nord e la Cina e dall’altra la Corea del Sud, gli Stati Uniti d’America e le Forze dell’Onu.La popolazione coreana fu ben presto ridotta in estreme condizioni di terrore, miseria e abbandono; la fame e le malattie contribuirono ad accrescere il numero delle vittime delle azioni belliche. Per fronteggiare la situazione la Croce Rossa internazionale lanciò un appello a tutte le sue Società nazionali per portare soccorso in quelle terre.Il 20 settembre 1951 il Consiglio dei Ministri italiano deliberò di porre a disposizione del Segretario Generale dell’Onu un ospedale della Croce Rossa completo di equipaggiamento e personale. L’ospedale da campo del Corpo Militare Cri, contrassegnato con il numero 68, la cui capacità iniziale era di 150 posti letto, poi elevata a 200,  rimase operativo dal novembre 1951 al gennaio 1955. Fu la prima unità militare della storia repubblicana ad uscire dal territorio nazionale per un’operazione di pace.Quest’anno l’ambasciata della Repubblica di Corea, grazie alla collaborazione offerta dal Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, ha dato luogo a una celebrazione tendente a rafforzare e consolidare i già forti legami di amicizia che uniscono la Corea all’Italia.Nella mattinata del 3 giugno, presso la Sala Palasciano del Comitato Centrale della Croce Rossa, in Via Toscana a Roma, si è svolta una significativa cerimonia organizzata dalla Korean Cultural Foundation.Dopo la lettura dei messaggi di saluto da parte del vice presidente e direttore esecutivo del Comitato di Commemorazione del 61° anniversario della guerra di Corea, dottor Bo-Hi Pack, e di quello del Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana, avvocato Francesco Rocca, da parte del colonnello Roberto Orchi, si è proceduto alla deposizione di una corona di alloro ai piedi della targa in ricordo della missione della Croce Rossa Italiana in Corea. La cerimonia ha visto la partecipazione di autorità coreane, di rappresentanti del Corpo Militare della Cri e del gruppo folkloristico The Little Angels.Successivamente, presso il roof garden del Marriott Grand Hotel Flora di Roma, si è svolta la cerimonia organizzata dall’ambasciata della Repubblica di Corea in onore dei veterani italiani del Corpo Militare e del Corpo delle Infermiere Volontarie che parteciparono alla missione umanitaria coreana. Dopo l’omaggio alle bandiere della Repubblica Italiana e della Repubblica di Corea e l’esecuzione dei rispettivi inni nazionali, ha preso la parola l’Addetto Militare coreano, colonnello Seo Nam Niol, che ha rivolto espressioni di benvenuto e ringraziamento ai veterani per il sacrificio e il valore espressi nel corso della missione in Corea.Si è svolto quindi il Concerto per la Patria, che ha visto l’esibizione di quattro cantanti lirici coreani che, accompagnati dal pianoforte, hanno eseguito sei brani di musica classica italiana e internazionale. E’ seguito poi l’intervento dell’Ambasciatore della Repubblica di Corea, S.E. Kim Young-Seok, che si è così espresso: “Quest’anno ricorre il 61° anniversario dello scoppio della guerra di Corea. La pace, la prosperità e la libertà di cui oggi gode la mia nazione nascono dal sacrificio, dall’altruismo e dal contributo dei Paesi che hanno combattuto la tirannia e l’aggressione.L’Italia inviò l’ospedale da campo 68 della Croce Rossa Italiana in Corea nel novembre 1951 e vi rimase fino al gennaio del 1955. I veterani italiani dedicarono la loro giovinezza alla difesa di un piccolo paese fino a quel momento a loro sconosciuto.Il Governo e il popolo coreano desiderano rendere onore a quei giovani che combatterono per la pace e la sicurezza del mondo resistendo agli immaginabili orrori della guerra. Desidero esprimere la mia profonda riconoscenza per il  nobile sacrificio che fecero per la Corea.I veterani rimarranno per sempre i nostri veri eroi. La Corea sarà eternamente in debito nei loro confronti e continuerà a rafforzare la fiducia reciproca e l’amicizia che legano le nostre nazioni”. Dopo il saluto del presidente dell’Associazione Veterani della Guerra di Corea, è stato servito il pranzo d’onore, al termine del quale è stato intonato un canto coreano di ringraziamento.La sera, presso il Teatro Argentina di Roma, è stato presentato lo spettacolo folkloristico eseguito dai The Little Angels, un corpo di ballo costituito da 32 bambine coreane, in onore dei veterani della guerra di Corea. Il Tour Mondiale della Pace dei Piccoli Angeli, iniziato nell’anno 2010 per commemorare il 60° anniversario della guerra di Corea e ringraziare i 16 Stati membri delle Nazioni Unite che inviarono truppe durante il conflitto, è continuato nel 2011 e sta toccando quei Paesi che offrirono supporto di personale sanitario e unità mediche, fra cui appunto l’Italia.Il repertorio dei The Lille Angels ha compreso danze, canti tradizionali coreani e scenette teatrali che hanno espresso la quintessenza della meravigliosa poesia dell’Estremo Oriente.Al termine dello spettacolo l’ambasciatore coreano ha poi voluto premiare con una medaglia ricordo i reduci presenti: il tenente colonnello Gianluigi Ragazzoni, presidente dell’Associazione Italiana Reduci di Corea, il maresciallo Emilio Donatoni e l’infermiera volontaria sorella Alma Pascutto.

   

61° anniversario della guerra di Corea

Alcune autorità coreane presenti alla cerimonia al Comitato Centrale Cri

Alcune autorità coreane presenti alla cerimonia al Comitato Centrale Cri.

 

 

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